Banca Veronese presenta un bilancio di crescita e si accinge a celebrare i 120 anni di fondazione

Utile a 11 milioni di euro, politiche orientate alla prudenza e dati di solidità eccellenti. Una nuova filale a Bussolengo da inizio gennaio, per rinsaldare i legami di presenza nel territorio.

Il Presidente Gianfranco Tognetti

Tognetti: “Accompagniamo la crescita con il sostegno alle comunità e ai progetti locali”.

Nel momento in cui si tracciano i bilanci dell’anno precedente e ci si prepara alle nuove sfide del futuro, Banca Veronese conferma importanti indici di solidità, validi risultati di efficienza aziendale e attenzione al territorio nel sostegno alle imprese e alle famiglie.

Il Presidente Gianfranco Tognetti e il Direttore generale Martino Fraccaro presentano i dati del bilancio 2022 approvati dal Consiglio di amministrazione e che saranno illustrati ai soci in Assemblea il 6 maggio prossimo. Un bilancio caratterizzato da un utile importante di esercizio, frutto di una politica di gestione prudente e orientata al sostegno del territorio: utile che si riverbera in indici di solidità crescenti, ma soprattutto che si concretizza nel supporto a importanti iniziative locali che riguardano la cultura, aspetti del sociale e della sanità e i giovani con l’istituto delle borse di studio e la collaborazione con il  mondo della scuola e dell’associazionismo.

I dati di bilancio

Il Direttore Martino Fraccaro

“Il Consiglio di amministrazione ha approvato un bilancio con indicatori in crescita – annuncia Martino Fraccaro. L’utile netto si attesta a 11 milioni di euro (+63,7% sul risultato precedente), con il patrimonio netto che quindi raggiunge gli 86,4 milioni di euro (+12,3%). I fondi propri toccano quota 87,4 milioni di euro (+ 16%), consolidando quindi la capacità della Banca di sostenere adeguatamente lo sviluppo del territorio. L’aumento dell’utile rispetto all’anno precedente – spiega- è dovuto principalmente al buon andamento del portafoglio titoli di proprietà della banca, all’interno del quale erano presenti in buona quantità titoli legati all’inflazione”.

Il CET 1, primo indicatore di solidità di ogni banca, migliora per Banca Veronese di oltre 5 punti percentuali, arrivando al 25,6% e raggiunge un ottimo risultato il Total Capita Ratio al 26%: un dato di eccellenza. Sul versante dei volumi gli impieghi si mantengono stabili a 419 milioni di euro, come pure la raccolta diretta a 689 milioni di euro. Cresce la raccolta indiretta (+0,80% rispetto all’anno precedente) per una raccolta complessiva che raggiunge 1 miliardo e 51 milioni di euro (+ 3,3% rispetto al 2021).

“Altro dato interessante in crescita è il Roe – commenta Fraccaro- che migliora la sua performance di quasi 5 punti percentuali rispetto allo scorso anno al 14,39%. Il Texas Ratio migliora, arrivando al 6,7%. Ottimi standard che certificano al di là della crescita del margine di interesse (+57%) consentito dal rialzo dei tassi da parte delle BCE, anche la capacità della banca di migliorare i propri indici di solidità e di efficienza. Questo ci dà modo di mettere fieno in cascina- commenta Fraccaro- e di consolidare il patrimonio della banca per essere più forti nella risposta al territorio a famiglie e imprese”.

Assemblea, direzione e governo della Banca

Banca Veronese ha colto la possibilità di convocare i propri soci, circa 3600, in una Assemblea in presenza, convocata in Area Exp di Cerea il 6 maggio prossimo.

Nel corso dell’assemblea, oltre all’approvazione del bilancio sarà rinnovato il Consiglio di amministrazione della Banca, che sarà chiamato a governare BCC Veronese per il prossimo triennio.

Durante l’assemblea sarà riservato un momento di saluto e di ringraziamento al Presidente Gianfranco Tognetti, che lascia il suo ruolo nel Consiglio di amministrazione dopo quaranta anni di lavoro e di impegno.

“Siamo grati e riconoscenti al Presidente Tognetti per ciò che ha dato al Credito Cooperativo e alla nostra Banca in particolare- lo ringraziano i componenti dell’attuale Consiglio di amministrazione- certi che possa ancora contribuire con la sua esperienza e la sua visione al bene del movimento. Lascia la Banca in ottime condizioni, registrando il miglior utile degli ultimi 45 anni e soprattutto con un patrimonio in grado di assicurare stabilità e tranquillità per il nostro futuro – ribadiscono gli amministratori – con la consapevolezza di aver compiuto in tutti gli anni di presidenza, il ruolo di guida, mettendosi a disposizione della Bcc; e supportandola in tutte le situazioni, anche nelle più difficili”.

Nei giorni scorsi, inoltre, il Direttore generale della Banca, Martino Fraccaro, ha concluso l’ esperienza nel suo ruolo, candidandosi nella lista degli amministratori per il prossimo triennio.

I candidati alla carica di consigliere nella lista unica sono Roberta Bricolo, Graziano Dusi, Martino Fraccaro, Lucio Leoni, Marco Negri, Filippo Orlandi, Mauro Pattaro, Paola Segala, Claudio Zanon. Per il collegio sindacale sono candidati Giovanna Rebonato (Presidente), Francesco Moretto e Alberto Tognetti (Sindaci effettivi), Alberto Turri e Valentina Lonardi (supplenti).

Una nuova filiale attiva a Bussolengo e l’anniversario dei primi 120 anni della Banca

“Ai soci relazioneremo sul piano di sviluppo della banca, che nei mesi scorsi ha aperto una nuova filiale a Bussolengo, confermando come il Credito Cooperativo abbia mantenuto i presidi territoriali e non abbia chiuso filiali bancarie- commenta il Presidente Gianfranco Tognetti.

Si tratta – conferma Tognetti- di un polo strategico, che ci dà modo di consolidare la nostra presenza nella provincia di Verona, dove sono attive molte imprese e attività commerciali e di indotto per i settori dell’agro-alimentare, della logistica, del turismo e dei servizi”.

Nel 2023 la Banca festeggerà un anniversario importante ovvero i primi 120 anni dalla sua fondazione: secondo i programmi sarà un evento che consentirà di ristabilire un confronto vero con il territorio. Proseguiranno, anche per il 2023, le tante iniziative avviate e che la BCC conta di sviluppare: dalla cura di progetti socio-sanitari con la consegna di defibrillatori ai Comuni presidiati, dispositivi medici diagnostici per gli Ospedali, alla consegna di mezzi per il trasporto di anziani e disabili.

“Abbiamo sostenuto, e continueremo a farlo – conclude il Presidente Tognetti – missioni umanitarie attraverso l’interessamento di associazioni locali e abbiamo sponsorizzato fiere e manifestazioni culturali locali e di agricoltura”.

Del “Tusini” di Bardolino il vincitore del contest nazionale del progetto di educazione finanziaria

Il progetto nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Tertio Millennio, Feduf e Valpolicella Benaco Banca. La scuola è stata scelta dalla BCC per rappresentare il territorio veronese a livello nazionale.

Finalisti del contest nazionale “Metto in conto il mio futuro”

E’ della provincia di Verona il vincitore del contest nazionale “Metto in conto il mio futuro” ideato dalla Fondazione Tertio MillennioETS (l’Ente del Terzo Settore del Credito Cooperativo) in collaborazione con la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio (FeduF) e Valpolicella Benaco Banca insieme ad altre quattro banche di credito cooperativo italiane che hanno creduto per prime nel progetto.

Vincitore del “contest”, che si è svolto in modalità digitale, è stato Benjamin Zlotescu della Scuola di Formazione Professionale Salesiani Bardolino Tusini, classe IV anno Tecnico Professionale Duale, che ha risposto correttamente a tutte le 12 domande focalizzate sugli argomenti dell’intero percorso. Della stessa classe anche il secondo classificato, Andrea Brighenti e terzo Simone Prandi dell’Istituto Gardascuola di Arco (Trento).

“In questo progetto sono stati coinvolti da novembre a marzo circa un migliaio di studenti di 5 Istituti diversi in tutta Italia- spiega Daniele Maroldi, Presidente di Valpolicella Benaco Banca. Tre gli incontri organizzati per introdurre i ragazzi alle tematiche di educazione finanziaria, cooperativa e mutualistica. E’ stato interessante sviluppare segmenti legati  all’economia civile, al valore del risparmio, del budget personale e far conoscere ai ragazzi le caratteristiche delle banche cooperative di comunità- ha detto Maroldi. Nel mio ruolo sono davvero orgoglioso che i primi due gradini del podio siano stati guadagnati da studenti dell’Istituto Tusini, che abbiamo scelto per questa prima edizione come riferimento di BCC Valpolicella Benaco”.

Durante la finale nazionale del contest i 15 finalisti tra ragazzi e ragazze degli Istituti scolastici coinvolti si sono confrontati fino all’ultimo “click”.

“E’ stata una esperienza esaltante e molto importante sotto il profilo dell’attenzione dimostrata- ha sottolineato il vice Presidente della Fondazione Tertio Millennio, Franco Ferrarini. Dal Trentino alla Puglia abbiamo trovato giovani attenti, curiosi e consapevoli dell’importanza di avvicinarsi all’economia e alla finanza. E’ fondamentale imparare l’uso del denaro e le caratteristiche dei prodotti e dei servizi bancari, ma è altrettanto stimolante capire come al di là della logica del puro profitto vi siano esperienze di grande valore e di utilità come quelle della cooperazione. Stiamo lavorando- conclude Ferrarini- perché questa esperienza si allarghi ad altre scuole di Verona e provincia e i segnali di interesse ci sono già”.

“Siamo davvero grati per la fiducia che Valpolicella Benaco Banca ha riposto in noi – ha commentato Michele Gandini, Direttore del SFP Salesiani Bardolino Tusini – coinvolgendoci in questo progetto nazionale. Per la nostra scuola è stata un’opportunità importante per arricchire la formazione dei ragazzi e farli entrare concretamente nella realtà economica attuale. E’ stata anche l’occasione – ha aggiunto Gandini- per mettersi in gioco e dimostrare che la formazione professionale ha un livello adeguato al mondo che li aspetta, una volta terminati gli studi”.

Eletti i nuovi vertici di Bcc Pordenonese e Monsile.

Il Consiglio di Amministrazione nomina Paolo Loris Rambaldini nuovo Presidente. Lo affiancheranno i Vice Daniele Marini e Mauro Verona.
Rambaldini succede ad Antonio Zamberlan, che rimane nel Consiglio di Amministrazione.
Il ricambio delle cariche consiliari è stato promosso con l’ingresso di 4 nuovi esponenti.

Il nuovo Consiglio di Amministrazione di BCC Pordenonese e Monsile

Il Consiglio di Amministrazione di BCC Pordenonese e Monsile riunitosi dopo l’elezione da parte dell’Assemblea dei soci dei nuovi rappresentanti, ha provveduto alla nomina dei vertici della Banca.

Eletto alla carica di Presidente l’imprenditore Paolo Loris Rambaldini, 61 anni, di Azzano Decimo, che guiderà la banca nel prossimo triennio.

Rambaldini prende il testimone dal Presidente uscente Antonio Zamberlan, che comunque rimane nel board dell’Istituto come consigliere, per proseguire un percorso iniziato nel 2014 nella ex Banca di Monastier e del Sile, dove è stato eletto poi alla massima carica nel 2019.

“Al Presidente Zamberlan – commenta il neo eletto Rambaldini – il Consiglio di Amministrazione ha espresso stima e ringraziamento per il servizio encomiabile reso nel rappresentare e guidare la banca da vero cooperatore, in un territorio oggi vasto, che è frutto dell’unione delle due banche e che comprende 4 province tra Friuli Venezia Giulia e Veneto. Zamberlan- continua il Presidente Rambaldini – ha saputo ben rappresentare la sintesi fra le due banche, mettendo a disposizione la sua esperienza professionale soprattutto in ambito sociale”.

Il Consiglio ha provveduto alla nomina di Daniele Marini a Vice presidente Vicario e di Mauro Verona a Vice presidente.

Grande soddisfazione è stata espressa dall’Assemblea per l’ingresso negli organi sociali di quattro volti nuovi dal mondo delle professioni: Barbara Bortolussi, avvocato, Francesca Marafatto, dottore commercialista e revisore legale, Annarosa Martel, avvocato, sono state elette nel Consiglio di Amministrazione. Lucia Milani, commercialista, è stata eletta nel ruolo di Sindaco effettivo all’interno del Collegio Sindacale.

Gli altri eletti sono Giuseppe Amadio, Giancarlo De Carlo, Alessandro Moro, Guiberto Ninni Riva, Andrea Rizzetto, Francesco Salvadori. Per il Collegio sindacale sono stati eletti, inoltre, Stefano Zigante (Presidente) e Stefano Mainardis.

La Banca e il nuovo Consiglio ringraziano il Presidente del Collegio Sindacale uscente Tarcisio Baggio ed i consiglieri uscenti Paolo Amadio e Giovanni Umberto Caretta, nonché il Vicepresidente Walter Lorenzon, al quale durante l’Assemblea i soci hanno tributato un lungo applauso per il suo impegno nella banca.

Il nuovo corso di BCC Pordenonese e Monsile poggia su pilastri importanti. I soci hanno approvato all’unanimità un bilancio di grande solidità e prospettiva, con un utile di esercizio che si attesta a 27,24 milioni di euro, un Total Capital Ratio al 21,1% e un patrimonio in crescita a oltre 224 milioni di euro. E’ stata poi accolta all’unanimità la proposta di stanziare 1,5 milioni di euro, il doppio di quanto stanziato nel 2022, per lo sviluppo di progetti sociali e percorsi di crescita del territorio e delle necessità delle comunità.

Assemblea della Bcc Pordenonese e Monsile. I soci approvano un bilancio di grande solidità ed eleggono il nuovo Consiglio di Amministrazione.

Tra i numerosi ospiti istituzionali è intervenuto il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Applauso e ringraziamenti per il lavoro pluriennale del Vicepresidente Walter Lorenzon, che non si ricandida. Consiglio di amministrazione rinnovato con ingresso di giovani e di 4 nuove professioniste socie della BCC.

Assemblea della Bcc Pordenonese e Monsile

E’ stata un’assemblea partecipata da oltre mille soci quella organizzata oggi da BCC Pordenonese e Monsile alla Fiera di Pordenone. Un incontro, finalmente in presenza, in cui la base sociale ha approvato all’unanimità un bilancio di esercizio 2022 di crescente solidità.

“Al termine di un percorso triennale post fusione tra le due anime dell’Istituto- ha spiegato il Presidente Antonio Zamberlan – presentiamo con orgoglio ai nostri oltre ventimila soci i risultati di un lavoro che ci vede oggi una realtà bancaria completamente integrata nei servizi, nei processi produttivi, nell’organizzazione e in quella parte intangibile che riguarda la cultura e l’identità”.

L’utile di esercizio si attesta a 27,24 milioni di euro, si rafforza la solidità con un Total Capital Ratio al 21,1% e il patrimoni cresce superando i  224 milioni di euro (contro i 197 dello scorso anno), permettendo così in prospettiva un maggiore sviluppo per le attività del territorio.

Tra i numerosi ospiti istituzionali che hanno preso la parola sul palco i Sindaci di Pordenone Alessandro Ciriani, il Sindaco di Monastier Paola Moro e il Sindaco di Azzano Decimo Massimo Piccini, che hanno sottolineato il legame della BCC con le comunità locali nelle sue tante attività di sostegno e di supporto. Tra gli invitati l’Assessore al Bilancio della Regione del Veneto, Francesco Calzavara, che ha portato i saluti del Presidente Zaia.

Presenti anche il Presidente dell’Associazione delle Banche di Credito Cooperativo del Friuli Venezia Giulia Luca Occhialini e della Federazione Veneta BCC Flavio Piva, il Presidente del Gruppo bancario cooperativo BCC Iccrea Giuseppe Maino e il Presidente della Federazione Lombardia e della Fondazione Tertio Millennio Alessandro Azzi, al quale la BCC ha consegnato un contributo per i progetti di cooperazione in Italia e all’estero. Ha portato la sua testimonianza Bepi Tonello, Presidente di Codesarollo, parlando del progetto in Ecuador e della microfinanza campesina che ha consentito di erogare alle comunità andine in venti anni 90 milioni di dollari a condizioni agevolate.

Ha portato il saluto del Governo italiano il Ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, che ha sottolineato come non ci possa essere futuro senza lavoro e senza credito a chi produce. “Non abbiamo bisogno di assistenzialismo- ha detto il Ministro Ciriani. Ecco perché sono orgoglioso di parlare ai soci di una banca che fa della solidarietà e del sostegno all’economia reale il suo tratto distintivo. Dobbiamo dialogare tutti insieme – ha rimarcato Ciriani- e  attraverso il confronto con tutte le parti creare opportunità e percorsi agevolati per il sistema produttivo”.

L’ultimo punto all’ordine del giorno dell’assemblea prevedeva il rinnovo delle cariche sociali, ovvero il nuovo Consiglio di amministrazione che amministrerà la BCC nel prossimo triennio.

Eletti come consiglieri Giuseppe Amadio, Barbara Bortolussi, Giancarlo De Carlo, Francesca Marafatto, Daniele Marini, Annarosa Martel, Alessandro Moro, Guiberto Ninni Riva, Paolo Rambaldini, Andrea Rizzetto, Francesco Salvadori, Mauro Verona, Antonio Zamberlan.  

Per il Collegio sindacale sono stati eletti Stefano Zigante (Presidente), Stefano Mainardis  e Lucia Milani (effettivi), Marco Parpinel e Vanessa Sist (supplenti).

Un Consiglio di amministrazione dunque che parzialmente si rinnova con l’inserimento di nuove  professionalità e l’ingresso di quattro nuove professioniste socie della Banca nella compagine di governo e di controllo.

Durante l’Assemblea è stato tributato un lungo applauso e parole di ringraziamento da parte di tutti al Vicepresidente Walter Lorenzon, che lascia il suo ruolo nel Consiglio di amministrazione dopo tredici anni di lavoro e di impegno. Impegno che lo ha portato da Presidente della ex BCC Pordenonese e poi come Vicepresidente della Banca post fusione a conoscere a fondo il mondo del Credito Cooperativo e a valorizzare con merito e capacità le tante attività svolte dalla BCC a favore del territorio.

Un impegno che in prospettiva la Banca aumenterà nel 2023 grazie all’utile prodotto. I soci, su proposta del Consiglio, hanno accolto all’unanimità la proposta di stanziare 1,5 milioni di euro, il doppio di quest’anno, per lo sviluppo di progetti e percorsi di crescita del territorio e delle necessità delle comunità.

Bcc Pordenonese e Monsile congeda un bilancio di crescente solidita’

Indicatori in forte crescita per patrimonio, solidità e utile, frutto di un’attività sul territorio improntata su dinamismo e capacità di relazione. Assemblea dei soci domenica 16 aprile alla Fiera di Pordenone. All’ordine del giorno il rinnovo delle cariche sociali. Tra i numerosi ospiti istituzionali previsto l’intervento del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Zamberlan e Pilosio: “La BCC è diventata punto di riferimento economico e sociale del territorio in cui opera”.

Da sinistra: Alessandro Darsié (Vicedirettore generale), Walter Lorenzon (Vicepresidente), Gianfranco Pilosio (Direttore generale), Antonio Zamberlan (Presidente) e Mauro Verona (Coordinatore commissione sociale).

E’ stato un graduale ritorno alla normalità quello che abbiamo visto nel corso 2022, sul quale hanno inciso in modo negativo la guerra alle porte dell’Europa, la crisi energetica, gli effetti visibili del cambiamento climatico e l’impennata dell’inflazione.

Il Presidente di BCC Pordenonese e Monsile, Antonio Zamberlan, parla del contesto geo-politico, ma soprattutto economico e sociale che ha determinato un clima di incertezza e di inquietudine e che ora sta condizionando in modo impattante alcune scelte future a livello globale. Con effetti anche sull’economia locale.

Siamo diventati punto di riferimento del territorio

“In questo scenario- spiega il Presidente Antonio Zamberlan- abbiamo fatto la nostra parte come Banca di Credito Cooperativo del territorio, per dare il nostro contributo di presenza, costituendo spesso un presidio importante e insostituibile nel dialogo, nel confronto e nel sostegno concreto al territorio e alle comunità. Abbiamo operato con grande senso di responsabilità, non abbandonando la nostra gente, le nostre famiglie e le nostre imprese in quello che consideriamo il nostro ruolo anticiclico di servizio e di assistenza, cercando di assecondare lo spirito delle nostre origini. E a dispetto di tutte le difficoltà che abbiamo affrontato in questo periodo, i frutti per la nostra banca non sono mancati e ci consentono di presentare ai nostri soci in Assemblea un bilancio di solidità e di prospettiva.

Un bilancio- continua il Presidente- in cui la crescita dei dati si accompagna a risultati raggiunti in termini di integrazione a tre anni dalla fusione. Oggi quel processo di aggregazione tra la ex BCC Pordenonese e la ex BCC di Monastier e del Sile può dirsi concluso e la Banca si presenta come realtà completamente integrata nei servizi, nei processi produttivi, nell’organizzazione e in quella parte intangibile che riguarda la cultura e l’identità.

I dati di bilancio che presentiamo ai nostri soci completano il quadro di soddisfazione per i risultati raggiunti, che si accompagnano ai progetti intrapresi e a quelli futuri: progetti di presenza territoriale, ma soprattutto proiettati sul versante del sociale, della mutualità con azioni specifiche su crowdfunding come quella appena partita e già sold out dal nome “La porta per la solidarietà”, Mutua Serenissima, sostegno al territorio, alle categorie, al mondo che produce.

Il Presidente di BCC Pordenonese e Monsile, Antonio Zamberlan, rinnova quindi un messaggio di attenzione e coerenza, fattori che indubbiamente hanno portato BCC Pordenonese e Monsile a licenziare un utile di bilancio a doppia cifra, che si attesta a 27,24 milioni di euro: una banca che mette dunque fieno in cascina, rafforzando la sua solidità con un Total Capital Ratio al 21,1% e con un patrimonio che cresce superando i  224 milioni di euro (contro i 197 dello scorso anno).

“Un utile e dati importanti, che infondono fiducia e creano opportunità – commenta Zamberlan. Per questo siamo pronti a supportare il tessuto produttivo del territorio che presidiamo nelle province di Pordenone, Udine, Treviso e Venezia, mettendo in campo anche tutti gli strumenti del Gruppo bancario Iccrea, per aiutare imprese e famiglie a creare valore economico e sociale”.

Un bilancio da incorniciare con dati in crescita

“Il bilancio presenta ancora una volta dati di solidità eccellenti e ci consente di essere pro-attivi verso un territorio che ci sta dimostrando grande fiducia – commenta il Direttore generale della banca, Gianfranco Pilosio. In crescita sensibile il numero dei conti correnti, che raggiungono gli oltre 78 mila rapporti contro i 76 mila dell’anno precedente. Anche i soci in un anno crescono nel numero di mille unità, raggiungendo quota 20.551. Si tratta di una attestazione di fiducia dovuta in gran parte al riconoscimento dell’operato della nostra struttura e del piano strategico che abbiamo messo in atto con le nuove aperture di filiali nel corso del 2022 a Cavallino Treporti in provincia di Venezia, a Maniago in provincia di Pordenone.

Il totale degli impieghi netti verso la clientela si attesta a euro 1 miliardo 742 milioni, registrando una sostanziale stabilità rispetto a fine 2021. I prestiti complessivamente erogati a clientela, pari a 253 milioni di euro, sono destinati in larga parte a famiglie consumatrici e piccole e medie imprese (PMI), ovvero microimprese, queste ultime rappresentate da società di minori dimensioni (meno di 20 addetti) oltre che da enti e associazioni.

“Dei 253 milioni di euro di mutui erogati nel 2022 il 41% (104 milioni) hanno riguardato famiglie consumatrici. Con riguardo al credito alle imprese, invece- commenta il Direttore generale- gli impieghi vivi lordi destinati al settore produttivo sono complessivamente pari a euro 849 milioni. 

La raccolta diretta da clientela che raggiunge i 2 miliardi 544 milioni di euro, contro i 2 miliardi 445 milioni al 31 dicembre 2021.

L’incidenza dei costi operativi sul margine di intermediazione, il cost income ratio si attesta al 57,57% rispetto al 68,04% dello scorso dicembre per effetto della consistente crescita del margine d’intermediazione e a fronte anche del contenimento   dei costi operativi. L’utile ammonta a 27,24 milioni di euro (contro i 9 milioni dell’anno precedente).

Indici in miglioramento in linea con le previsioni del piano strategico

“Migliora in modo significativo la qualità del credito – prosegue il Direttore generale. Nel 2022 BCC Pordenonese e Monsile ha ulteriormente rafforzato il suo percorso di riduzione dei crediti deteriorati, in linea con le previsioni del piano strategico raggiungendo la percentuale di copertura del 69,1% e migliorando la sua performance di 6 punti percentuali. La copertura complessiva delle sofferenze si attesta all’ 82,5%, in ulteriore aumento rispetto all’anno precedente, privilegiando quindi una politica prudenziale.

Il patrimonio si rafforza ulteriormente con fondi propri che, grazie ai positivi dati di bilancio, raggiungono i 224,26 milioni di euro – afferma Pilosio. Per effetto delle variazioni patrimoniali e della riduzione del totale delle attività di rischio il Cet 1 Capital Ratio della banca si attesta al 19,27%, migliorando la sua performance rispetto allo scorso anni di ben due punti percentuali, mentre il Total capital ratio raggiunge quota 21,13%”.

Il valore della relazione e l’importanza del supporto tecnologico e del digitale

“Il nostro impegno- spiega il Vice presidente Walter Lorenzon– è di a garantire ai nostri soci e clienti il costante sostegno finanziario ed il supporto consulenziale a tutte le iniziative di rinnovamento e continuità alle aziende. Fondamentale assicurare piena collaborazione nel processo di cambiamento competitivo in corso. Per i settori importanti del nostro territorio come quello primario e quello del turismo prosegue Lorenzon- siamo in grado di offrire un servizio specialistico per supportare i progetti di espansione commerciale dei nostri clienti, mettendo loro a disposizione, oltre alle professionalità interne, anche le valide strutture specialistiche del nostro Gruppo Bancario e di partners esterni. Per il segmento “privati e famiglie” prosegue l’offerta di un servizio di consulenza qualificato che abbracci l’intera sfera familiare.

La relazione rimane essenziale, come la presenza costante. Ma stiamo investendo molto anche nell’operatività digitale e nel servizio di banca telefonica, per le operazioni dove serve velocità, flessibilità ed efficienza operativa”.

Propositività e relazioni con il territorio

“La somma destinata a beneficenza nel 2022 ammonta a 800 mila euro- suddivisi in oltre 500 interventi spiega Mauro Verona, consigliere delegato e coordinatore della commissione sociale della Banca. La BCC- precisa Verona- sostiene le comunità locali con donazioni, sponsorizzazioni e altre forme di supporto a progetti ed iniziative che rispondono a bisogni concreti e diffusi, in ambito sanitario e assistenziale, sociale, formativo, culturale, sportivo e ricreativo, di promozione del territorio. Un impegno che in prospettiva, grazie all’entità dell’utile prodotto, aumenterà nel 2023 con la proposta all’Assemblea dei Soci di stanziamento del doppio della cifra di quest’anno. Soldi ben spesi- conclude Verona- per lo sviluppo di progetti e percorsi di crescita del territorio e delle necessità delle comunità”.

BCC Pordenonese e Monsile lancia una nuova sfida sociale con il percorso di Crowdfunding “La porta per la solidarietà”

Il percorso consentirà alle associazioni o Enti del Terzo Settore che vorranno partecipare di raccogliere finanziamenti finalizzati ai loro progetti. BCC Pordenonese e Monsile avrà un ruolo di accompagnamento e di facilitazione in questi percorsi e investirà risorse per valorizzare le singole progettualità. Un nuovo progetto sociale per il territorio e per le azioni concrete promosse dall’associazionismo e dagli enti del terzo settore.

BCC Pordenonese e Monsile lancia una nuova sfida con il progetto “La porta della solidarietà” presentato al Centro Congressi di Pordenone Fiere alla presenza di rappresentanti delle Istituzioni e delle associazioni locali: un sostegno al territorio, a partire da quelle progettualità che possono portare vantaggi concreti alla comunità nel campo del sociale, dell’assistenza, della cultura, dello sport e del volontariato.

Presentazione del progetto “La porta della solidarietà” al Centro Congressi di Pordenone Fiere

“L’idea di trovare nuove forme di finanziamento a progetti di particolare importanza nel territorio può diventare una forma efficace di sostegno- spiega il Presidente di BCC Pordenonese e Monsile, Antonio Zamberlan. Abbiamo ricercato partners qualificati e abbiamo messo a disposizione una piattaforma di comprovata esperienza e una nostra struttura con canali di comunicazione, non solo per stimolare la messa a punto di progetti interessanti e meritevoli di finanziamento e di sostegno, ma anche per riuscire a raccontare nel tempo storie e obiettivi di valore.

Ogni realtà – continua il Presidente- potrà presentare il proprio progetto e questo potrà essere finanziato avvalendosi della consulenza del partner progettuale che abbiamo scelto, che ci assicura professionalità, competenza ed efficienza. Poi una volta presentati i progetti e caricati nella piattaforma online, tutti potranno contribuire con una donazione fino al raggiungimento dell’obiettivo prefissato.

In questo contesto la vicinanza di tante persone crea un volano virtuoso anche in fatto di generosità. Una responsabilità che la comunità e i singoli condividono con la nostra Banca, che si rende disponibile, una volta raggiunta la soglia concreta di interesse, a finanziare la parte restante di progetto. Un plus finale, che mette un sigillo di garanzia sul risultato dichiarato in sede di presentazione del progetto da chi andrà poi a realizzarlo” – precisa Zamberlan.

BCC Pordenonese e Monsile sostiene le associazioni o gli enti che desiderano approcciarsi a questo strumento, organizzando un percorso di formazione di 6 ore, utile e necessario per costruire le campagne e comunicarle in modo efficace, oltre al supporto costante di un campaign manager. Inoltre la banca contribuisce con l’ultimo 20% del budget di raccolta fondi prefissato.

“Durante l’evento di presentazione – spiega Agnese Agrizzi, fondatrice e ceo di Ginger Crowdfunding- raccontiamo quali sono le opportunità del fundraising digitale e di come strutturiamo il nostro percorso di accompagnamento per gli Enti che decideranno di partecipare al progetto futuro. La forte crescita nell’uso del digitale negli ultimi tre anni è un’opportunità che va colta dal terzo settore e dagli operatori del fundraising- continua Agrizzi. Proprio rispetto a questa tendenza Ideaginger.it conferma il tasso di successo più alto in Italia, del 95%, grazie alla capacità di integrare i valori del mondo no profit con la tecnica nell’uso del crowdfunding”.

BCC di Verona e Vicenza all’insegna di crescita e di prospettive di sviluppo il bilancio 2022 della BCC, che mette in atto la sua capacità di polo aggregante veneto dopo le due recenti fusioni.

Successo del road show organizzato dalla Banca per riprendere il dialogo interrotto dal Covid con i soci e analizzare dati, attività e prospettive.

Centomila clienti e soprattutto 18 mila soci.

BCC di Verona e Vicenza riprende dopo la pandemia la tradizionale linea di dialogo in presenza con la sua importante base sociale, per rilanciare i valori della socialità, della mutualità, della cooperazione. E per cogliere insieme ai soci le sfide del futuro.

Il Presidente Flavio Piva

“Le recenti serate in cui la Banca ha incontrato i soci in tutte le zone di operatività sono state un successo oltre ogni previsione- spiega il Presidente, Flavio Piva. Questo ci conferma quanto sia ancora sentito e percepito il legame stretto con le comunità, il territorio con cui collaboriamo e che sosteniamo concretamente con i nostri servizi e con la nostra attività. Abbiamo confermato la crescita della banca in termini di numeri, di masse amministrate, di patrimonio- continua Piva- sottolineando con dati e testimonianze il nostro impegno per la socialità, il volontariato, la cultura, l’ambiente, la formazione, i giovani. Su questi temi e su queste progettualità stiamo investendo concretamente”.

La crescita negli ultimi 2 anni

Negli ultimi due anni la Banca ha concluso due operazioni importanti, arrivando a diventare una realtà che opera su un territorio vasto in 7 province, dal Trentino al Mantovano, e che si estende principalmente nelle province di Verona e di Vicenza. Dopo la fusione nel 2021 tra Banca di Verona e Banca San Giorgio Quinto Valle Agno, alla quale è seguita nel 2022 l’integrazione di CereaBanca 1897, BCC di Verona e Vicenza opera in 177 comuni, con 54 filiali e 415 dipendenti.

Una banca che è cresciuta nella zona di operatività, che ha lavorato per integrare sistemi e per raggiungere una buona coesione, puntando su presenza territoriale, ascolto dei bisogni del territorio, capacità di risposta, servizi puntuali, professionalità del proprio personale e innovazione tecnologica.

I dati di bilancio 2022 di BCC Verona e Vicenza

Il volano della ripresa economica, frenato dai venti della crisi energetica e dalla guerra alle porte dell’Europa, ha comunque determinato importanti ripercussioni economico-finanziarie anche a livello locale.

“La vitalità delle nostre imprese e il cambio di passo della politica monetaria, con il rialzo dei tassi e l’aumento del costo del denaro ha generato una grande vitalità- spiega il Direttore generale Leopoldo Pilati- che in qualche modo ha premiato il lavoro e gli sforzi delle banche che hanno operato bene e con lungimiranza. Il bilancio 2022 di BCC di Verona e Vicenza vede un aumento del 3,4% della raccolta diretta che sfiora i 2,5 miliardi di euro- spiega Pilati. Cresce anche la raccolta indiretta (investimenti dei clienti in titoli di stato, fondi comuni, polizze assicurative e gestioni patrimoniali) a 1,3 miliardi di euro con il risparmio gestito che si attesta a 936 milioni di euro. Importanti sono i risultati ottenuti nel sostegno a famiglie e imprese del territorio di operatività, attuato attraverso l’erogazione di affidamenti: crescono gli impieghi della BCC a 1,78 miliardi di euro (+3,25%), con masse amministrate che superano i 5,5 miliardi di euro”.

Il CET 1 Ratio, indicatore sintetico di solidità della Banca, si attesta al 23,87%.

“Un risultato che migliora ulteriormente, pur nel bilancio post ultima fusione” commenta il Direttore. Il Total capital ratio raggiunge il 24,30% e il Texas ratio, che misura la solidità e la rischiosità della Banca, raggiunge il 4,4%, migliorando la già ottima performance registrata negli scorsi anni. Ottimo il dato del cost income al 51,68%, che si pone tra i migliori a livello nazionale. Prosegue con successo la politica prudenziale degli accantonamenti con la copertura delle sofferenze, che raggiunge il 95%, pur in presenza di garanzie reali negli affidamenti a clientela.

L’utile netto si è quindi attestato a 32,34 milioni di euro, determinando un rafforzamento patrimoniale che porta i fondi propri a 300 milioni di euro.

“Un dato di assoluta rilevanza- commenta il Direttore Pilati- che ci rende orgogliosi del lavoro fatto e che ci incoraggia sulla strada di un’espansione calibrata”.

Saldi nella presenza territoriale e piano di sviluppo del ruolo delle filiali

“Delle 54 filiali della banca 30 si trovano nell’area territoriale di Vicenza e 24 in quella di Verona- spiega Pilati. Apriremo entro il prossimo biennio due filiali, riposizionandoci in territori per noi strategici: una a Peschiera sul Garda e l’altra a Rosà nella zona del Bassanese. Benché l’80% della nostra clientela utilizzi correntemente la moneta elettronica e gli strumenti del conto online- continua il Direttore- stiamo rinforzando la rete dei presidi sul territorio, soprattutto per gli imprenditori e per le famiglie sui servizi evoluti e di consulenza. Per gli investimenti, la pianificazione, la messa a punto di nuovi progetti servono riferimenti sicuri e un partner di fiducia. Su questo stiamo costruendo una relazione sempre più forte, imperniata sul ruolo filiale-centrico dei nostri sportelli”.

Il piano strategico

Il Direttore Leopoldo Pilati

“Puntiamo in particolare ad incrementare la redditività da servizi ovvero da credito agevolato con le imprese, bancassicurazione, credito al consumo, monetica e risparmio gestito- annunciano Piva e Pilati.

Il piano strategico dei prossimi anni in un’ottica di lungo termine prevede che la banca sia in grado di generare con stabilità una redditività netta annua importante, che possa essere reinvestita nella BCC, accantonando l’utile a riserve. Se il patrimonio cresce aumenterà progressivamente la solidità dell’istituto e quindi la sua capacità di sostenere la crescita e lo sviluppo.

Abbiamo intervistato i nostri imprenditori e abbiamo realizzato dei reportage per capire come dobbiamo migliorare la nostra relazione con il mondo che produce- spiegano. Abbiamo riscontro diretto di come la nostra BCC sia una banca che crede nella persona, nell’imprenditore e nei suoi progetti, una banca che non si affida all’algoritmo o al mero rating. Lo possiamo confermare: è vero che una banca guarda ai numeri, alle garanzie di successo di un progetto, ma ciò che  interessa noi come BCC è anche e soprattutto la persona, il suo inserimento nel tessuto sociale e le relazioni che ha nel territorio. Per noi si tratta di un investimento come partner, non di un mero flusso di denaro”.

Attenzione ai valori, all’innovazione, ai temi ESG

“Il nostro impegno si esprime attraverso l’attenzione ai valori dell’innovazione, dei temi ESG, del sostegno al territorio per una visione nuova e prospettica del futuro- rilancia il Presidente Piva. Con progetti concreti. Abbiamo adottato le Carte degli impegni in materia di ambiente e diritti umani del Gruppo BCC Iccrea. Nel 2022 abbiamo destinato a quasi 500 enti e associazioni oltre 820mila euro per iniziative socio-culturali, ambientali, di solidarietà, del mondo della ricerca e dell’istruzione”.

Il progetto di fusione con Banca Patavina in itinere

“Stiamo lavorando in questi mesi ad un nuovo progetto di fusione con BCC Patavina – conclude il Presidente Piva- che ci consentirà un ulteriore salto di qualità per la risposta al territorio. Per ora abbiamo avuto riscontri positivi dai soci e dal mondo delle imprese e questo ci incoraggia a proseguire l’iter.

Ho sempre detto chiaramente in questi ultimi anni come fosse strategico per il Veneto esprimere una rinnovata capacità attrattiva e una solida forza finanziaria. Il nostro polo bancario si sta progressivamente strutturando, in modo armonico rispetto ai valori del Credito Cooperativo e ai rapporti con le altre BCC, per essere aggregante, attrattivo, sinergico: un centro di riferimento- assicura Piva- chiamato ad innalzare la sua capacità di ascolto, di investimento, di risposta, di celerità nelle decisioni. Una banca che viva e pensi in Veneto, dove la filiera sia corta e dove i valori fondativi siano ben saldi”.  

Valpolicella Benaco Banca congeda un Bilancio 2022 storico

Il Presidente Maroldi: “Nel 2023 apriremo un nuovo sportello a Borgo Roma in città, ma prevediamo altre linee di sviluppo sul fronte della mutualità e dell’assistenza al territorio sui grandi temi della crescita responsabile e sostenibile. Si consolida il ruolo di partner bancario affidabile, che sostiene l’economia reale e l’innovazione, con presidi ben organizzati e una rete che dà sicurezza alle famiglie e alle imprese.

Sede Valpolicella Benaco Banca

“Il nostro obiettivo è sempre stato quello di sostenere e dare slancio all’economia reale nel nostro territorio”.

Il Presidente di BCC Valpolicella Benaco, Daniele Maroldi, congeda il 2022 con la soddisfazione di chi amministra una banca che ha dimostrato nei fatti capacità, mezzi e visione prospettica nel servizio alle comunità e all’imprenditoria locale con la consapevolezza di appartenere ad un grande e solido gruppo bancario completamente italiano.

“Abbiamo lavorato molto in questi anni e abbiamo condiviso le preoccupazioni e i momenti difficili del nostro tessuto economico e sociale- precisa Maroldi – ma siamo stati ripagati con la fiducia della base sociale, che cresce negli ultimi mesi di oltre 200 nuovi soci arrivando a quota 4.250 e con un’ottima ripresa per le nostre imprese. I risultati in questo momento li stiamo vedendo e ci ripagano dell’impegno”.

Una BCC che ha puntato sulla presenza territoriale, sull’assistenza dedicata al cliente, alla formazione e ai grandi progetti, quelli sfidanti e innovativi che riguardano la sostenibilità, la scuola, l’impegno sociale e il futuro in chiave pragmatica e localistica.

“In questo anno di ripresa abbiamo dato linfa all’economia reale e questo ci sta premiando anche nei risultati che si riverberano sui dati di bilancio della banca. Un bilancio- afferma Maroldi- che consolida il nostro ruolo di partner bancario affidabile nel territorio, con presidi ben organizzati e una rete che dà sicurezza alle famiglie e alle imprese nostre clienti. Proprio in questi giorni il Consiglio di amministrazione di BCC Valpolicella Benaco ha approvato il bilancio 2022, con risultati molto positivi, in riferimento al conto economico e allo stato patrimoniale: dati che ci consentono di pianificare con più tranquillità i nuovi investimenti per il nostro territorio e le nostre comunità e di strutturare progetti e servizi su misura per il mondo che produce e che ci chiede assistenza e risorse nella giusta direzione della responsabilità e della sostenibilità” commenta il Presidente Maroldi.

“Cresce la raccolta totale, che passa da 806 milioni di euro del 2021 a 830 milioni di euro del 2022, con la raccolta indiretta che si attesta su 250 milioni di euro e la diretta che sale a 580 milioni di euro (552 milioni nel 2021) – spiega il Direttore generale, Alessandro De Zorzi. Aumenta la quota del risparmio gestito, nettamente superiore alle aspettative, grazie ad una intensa attività di consulenza dei nostri collaboratori e grazie all’offerta altamente qualificata del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, che supporta BCC Valpolicella Benaco anche nell’ambito di investimenti con prospettive in ambito internazionale”.

Gli impieghi lordi erogati a imprese e famiglie salgono a 453 milioni di euro contro i 428 di euro di fine 2021- continua De Zorzi. La copertura dei crediti a sofferenza è pari al 77%, la copertura di crediti deteriorati è del 74%. Buoni gli indici di patrimonializzazione con un Cet1 al 17,2% e il Total Capital Ratio al 19,5%; buono anche il margine di intermediazione” precisa il Direttore De Zorzi.

“Dal conto economico emerge il risultato molto positivo dell’utile – annuncia Maroldi-  che si attesta a 6 milioni di euro e va a rinsaldare il patrimonio della Banca. Cresciamo di oltre 4 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2021 con un risultato superiore rispetto al dato indicato nel piano industriale” commenta ancora il Presidente. Questi dati sono il frutto di un’importante crescita in termini di quote di mercato, sia come prodotto bancario lordo (raccolta totale ed impieghi), sia come numero di correntisti, in aumento rispetto a quanto previsto per il 2022. Il patrimonio supera i 47 milioni di euro”.

Nel 2022 BCC Valpolicella Benaco ha ripreso la sua attività sul territorio per i soci, puntando su tradizione e su elementi di novità che potevano portare valore aggiunto e rinsaldare lo spirito di appartenenza.

“Gli incontri in presenza, le serate di formazione per gli imprenditori e i professionisti, gli appuntamenti culturali e le feste del socio che abbiamo organizzato a Costermano e a Marano Valpolicella – spiega Maroldi – sono stati momenti di socialità importanti, che ci premiano anche in termini di adesione e di gradimento. Ma abbiamo lavorato molto anche con la scuola e l’associazionismo, rinsaldando legami di collaborazione reciproca e di mutualità”.

Sul fronte investimenti la Banca in ottica di espansione e di sviluppo ha deliberato l’apertura di nuove filiali.

“La prima sarà in Borgo Roma – anticipa in Presidente – ma per il 2023 abbiamo in programma altre novità importanti di cui parleremo ai soci nella prossima assemblea dei soci in programma la mattina di sabato 6 maggio all’hotel Caesius di Bardolino”.

Anche il mondo della moneta virtuale vede numeri in crescita, con un aumento importante di POS e Carte di credito. La spesa fatta sui terminali POS di BCC Valpolicella Benaco nel 2022 è stata di oltre 164,8 milioni di euro, contro i 123,6 milioni del 2021: numeri con percentuali di crescita considerevoli, che premiano il lavoro di promozione e le proposte di servizi innovativi del comparto monetica, dove c’è stata la crescita del 5% delle macchine POS installate. 

“Sono soddisfatto del lavoro di squadra delle risorse umane che lavorano nella nostra Banca – conclude il Presidente Maroldi – contraddistinto da motivazione e professionalità. Un segnale di ottimismo, che fa ben sperare nella ripresa e nel rilancio. E questo anche in relazione all’aumento dell’attività turistica sul Lago di Garda e sulla città di Verona, con un incremento di presenze di ospiti dall’estero. In generale si respira ottimismo in tutti i settori da quello turistico a quello del settore vitivinicolo”.

Le BCC baluardo di presenza nei territori

Il Presidente della Federazione Veneta BCC, Flavio Piva: “La desertificazione degli sportelli bancari non è un fenomeno che ci riguarda. I nostri dati confermano che le BCC sono rimaste spesso l’unico sportello bancario nei Comuni e mantengono stabile il numero di dipendenti addetti in Regione”.
Gli utili di bilancio 2022 consentono di programmare nuovi progetti e nuovi investimenti nel territorio.

Flavio Piva
Presidente della Federazione Veneta BCC

Le Banche di Credito Cooperativo hanno investito prima sulla resilienza e ora sulla crescita. Soprattutto non hanno abbandonato i territori, gestendo una veloce trasformazione verso il digitale e valorizzando la qualità delle competenze, dei servizi e dei prodotti.

Il Presidente della Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo, Flavio Piva, in un contesto generale che vede il rischio di desertificazione bancaria e di abbandono del territorio fa notare come le BCC abbiano invece adottato una strategia diversa.

“La desertificazione degli sportelli bancari, dati alla mano, è un fenomeno che non riguarda le BCC – precisa Piva – tant’è che negli ultimi sette anni la percentuale dei Comuni bancati con sola presenza BCC passa dal 9% del 2015 al 18,7% del 2022. In termini assoluti se prima eravamo l’unica presenza bancaria in 46 Comuni ora lo siamo in 87, ovvero più del doppio. Le BCC sono rimaste e hanno assicurato la loro presenza nei territori. Non solo. Abbiamo investito anche in altri servizi, allestendo negli ultimi 7 anni oltre 150 postazioni ATM in più in regione. I nostri ATM sono oggi 923, il 25,8% degli ATM presenti. Le nostre filiali in Veneto sono 617 e sfiorano il 30% di tutte le filiali bancarie in Regione, aumentando la nostra quota di mercato di quasi il 10% nel periodo di riferimento” commenta il Presidente.

E se il Veneto dal 2015 perde 1.023 sportelli, scendendo da 3.144 a 2.121, ciò che perdono le BCC sono solo le sovrapposizioni di sportelli nello stesso Comune nel momento in cui sono entrate in vigore alcune fusioni. Sportelli che in questo periodo, soprattutto nel 2023, saranno in parte oggetto di riposizionamenti in altri territori non ancora presidiati. A maggior riprova del fatto che non ci sono stati tagli di servizi e di presenza è l’analisi del dato sui dipendenti. Mentre negli ultimi 6 anni il sistema bancario in Veneto perde circa 4.700 addetti, passando da 29 mila dipendenti a circa 24 mila, le BCC mantengono stabile il numero dei collaboratori, che si attestano a quota 4.200. I pensionamenti sono stati gestiti con l’assunzione di giovani professionisti, nessun taglio è stato operato dalle BCC sul personale in servizio.

“In questi ultimi 3 anni di pandemia e forti restrizioni abbiamo assicurato la tenuta del sistema, concedendo finanziamenti, moratorie, plafond per il caro energia e assicurando plafond per nuovi investimenti – precisa Piva. Ora con i bilanci che ogni BCC si sta apprestando ad approvare – rilancia il Presidente della Federazione Veneta BCC – daremo concretezza ad un piano di sviluppo della nostra attività: chiaro segnale che le BCC non solo quest’anno possono godere di ottime performance per quanto riguarda i dati di bilancio e gli utili importanti che saranno accantonati a riserva, ma stanno pensando a reinvestire queste risorse nel servizio al territorio, per lo sviluppo della loro attività e per quello dei valori sulle quali sono fondate: ovvero la mutualità, la sussidiarietà, la cooperazione.

Ci sentiamo in questo momento molto vitali ed attrattive – ribadisce Piva. Nei Comuni in cui siamo rimaste unica realtà bancaria continueremo e rafforzeremo la nostra presenza, confidando che anche il territorio voglia riconoscerci nei fatti la nostra funzione economica, finanziaria e sociale”.

BCC di Verona e Vicenza scommette sul rilancio dell’imprenditoria locale

Incrementato il plafond “I Comuni sostengono le imprese” fino a 1 milione di euro. E il Consiglio di amministrazione delibera una operazione per le nuove imprese di giovani.

BCC di Verona e Vicenza scommette sul rilancio dell’imprenditoria stanziando un ulteriore plafond di 300 mila euro che andrà a implementare il fondo della Convenzione Confidi Imprese Turismo Veneto “I Comuni sostengono le imprese”.

“Il provvedimento – spiega il Direttore generale, Leopoldo Pilati- va a beneficio di tutti i Comuni della provincia di Vicenza aderenti all’accordo e quindi, attraverso i Comuni, alle aziende che ne faranno richiesta. Un fondo – spiega Pilati- che è stato una vera e propria boccata d’ossigeno nei mesi scorsi e che nel termine di un anno è passato dagli originari 500 mila euro stanziati a 700 mila qualche mese fa e ora a un milione di euro. L’ulteriore disponibilità di BCC di Verona e Vicenza di 300 mila euro va a dare linfa ad un plafond, che grazie alle condizioni particolarmente favorevoli applicate e al tasso fisso, è stato esaurito nelle scorse settimane. Un bel volano per l’imprenditoria locale, che si rimette in moto” commenta il Direttore della BCC di Verona e Vicenza.

Le imprese interessate attraverso questo accordo tra la Banca e Comuni aderenti e la garanzia del Confidi possono accedere a un mutuo chirografario compreso tra 10 e 50 mila euro, della durata massima di 72 mesi di cui max 24 mesi di preammortamento. Le condizioni sono agevolate. Viene applicata la garanzia Confidi almeno del 50% alla prima richiesta, nessuna commissione di garanzia viene applicata al socio e la documentazione dell’istruttoria è semplificata. La risposta è celere.

Direttore Leopoldo Pilati

“Nell’ambito dei servizi e delle facilitazioni offerte della BCC ai propri soci- aggiunge il dg Pilati- abbiamo valutato fondamentale in questa fase rafforzare la presenza della banca a fianco di giovani che ambiscano a intraprendere una propria iniziativa e abbiano maturato l’idea di avviare un’attività imprenditoriale. Non è essenziale che l’impresa sia necessariamente una start-up a forte contenuto innovativo- precisa Pilati. Ciò che per noi è importante è il fatto che la BCC contribuisca ad attenuare gli ostacoli che i giovani incontrano nell’intraprendere un’attività di autoimpiego, da intendere sia come creazione d’impresa che di lavoro autonomo. Per questo la BCC ha deliberato un’operazione a tassi estremamente agevolati destinata a soci della banca fino a 35 anni di età” conclude il Direttore.

L’importo finanziabile è stabilito fino ad un massimo di 20 mila euro e la durata massima è di 7 anni con periodo di pre-ammortamento di 12 mesi.