Flavio Piva, Presidente della Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo insignito del titolo di Accademico dall’Accademia dei Georgofili

La cerimonia a Palazzo Vecchio a Firenze

Piva: “Premiato l’impegno delle BCC per valorizzare il settore primario”.

L’esperienza a Vinitaly 2024? Un successo per la Federazione e per le BCC associate”

Un riconoscimento alla competenza, all’impegno concreto e alla capacità di valorizzare percorsi indirizzati all’innovazione  e alla sostenibilità nel settore primario.

L’Accademia dei Georgofili, la più antica Accademia agraria del mondo, fondata il 4 giugno 1753, ha insignito il veronese Flavio Piva, Presidente della Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo, del titolo di Accademico aggregato nel corso di una cerimonia prestigiosa nella sede dell’Istituzione e a Palazzo Vecchio a Firenze. Premiato nella stessa occasione anche Robert Zampieri, Direttore generale della Federazione Raiffeisen.

“Sono onorato di questa onorificenza – ha detto Piva – che oltre al riconoscimento personale testimonia  quanto sia considerato prezioso l’impegno delle nostre BCC a favore del territorio in un settore in cui il Credito Cooperativo esprime quote di mercato importanti, con oltre il 25% del credito erogato che viene destinato al settore primario.

Proprio in questi giorni la Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo è stata protagonista al Vinitaly nei padiglioni del Veneto, dove ha rappresentato i valori della cooperazione, della mutualità e del sostegno al territorio, partecipando a eventi e iniziative degli espositori.

“Il bilancio di questa nostra esperienza a fianco dei produttori veneti- spiega Piva – è stato molto positivo e stimolante. In un palcoscenico globale dell’eccellenza italiana nel settore agroalimentare quello che abbiamo voluto esprimere è un segnale forte al mondo che produce, che crea lavoro, valore e identità. E’ stato per noi tutti e per le nostre BCC, che hanno partecipato in modo attivo a questa attività federativa, un momento di incontro e di confronto con le aziende del settore enologico del nostro territorio che continueremo a sostenere e ad affiancare, non solo in ottica di profitto, ma soprattutto nel solco di percorsi di innovazione e sostenibilità nel nostro territorio”.

La Federazione Veneta ha presentato a Vinitaly 2024 l’avvio di un progetto “Model wine” in collaborazione con l’Università di Verona che potrà fornire con il supporto di dati e di questionari incrociati un modello di analisi e di sviluppo in prospettiva per le aziende venete collegate alle BCC associate, anche in ottica di commercializzazione del prodotto e di valorizzazione del brand.

Bcc Pordenonese e Monsile. L’assemblea dei soci da record approva il bilancio 2023 e guarda alle nuove sfide del futuro.

E’ stata l’assemblea dei record quella di BCC Pordenonese e Monsile, che nella mattinata di domenica 14 aprile ha messo insieme alla Fiera di Pordenone oltre 3000 soci: poco meno di duemila quelli presenti e ben oltre un migliaio quelli per delega, ad approvare un bilancio 2023 ricco di soddisfazione. Non solo per gli aspetti numerici, di solidità, di efficienza e di redditività per la BCC, ma soprattutto riferiti all’impegno per il territorio.

“Un successo di partecipazione che è andato ben al di là delle aspettative- commenta il Presidente della banca, Paolo Loris Rambaldini. Un segnale chiaro che ci viene dal territorio, una riscoperta incoraggiante dei valori della cooperazione, della mutualità, dell’etica nella gestione dei risparmi e dell’attenzione al patrimonio sociale, culturale, sportivo e associazionistico che come Banca di Credito Cooperativo siamo impegnati a tutelare con investimenti importanti e capillari”.

Patrimonio che aumenta e raggiunge i 248,55 milioni di euro con un incremento del 10,83% rispetto all’anno precedente; un utile a 25,94 milioni di euro, una compagine sociale che nel triennio scorso ha registrato un incremento di 3.135 unità (+16,6%), arrivando a superare i 22 mila soci complessivi, indicando BCC Pordenonese e Monsile come realtà tra le più attive nel Nordest anche per partecipazione: sono questi i numeri più significativi che il Direttore generale Pilosio ha indicato ai soci insieme ai dati di bilancio, che disegnano una banca dinamica, forte, in salute.

Grande attesa per l’intervento del ministro Luca Ciriani che, commentando la pericolosa escalation di guerra in Medio Oriente, ha sostenuto la necessità di una alleanza  tra i diversi attori per garantire a tutte le comunità pari opportunità di crescita e di sviluppo. In tema di lavoro e di impresa Ciriani ha sottolineato come BCC Pordenonese e Monsile archivi un altro anno da record, consolidando indici di solidità e patrimoniali e assolvendo ad una insostituibile funzione di sostegno alle famiglie, alle imprese e al territorio. 

Presenti in assemblea per il saluto istituzionale ai soci della Banca l’Assessore al bilancio della Regione del Veneto, Francesco Calzavara, il Sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani, la Sindaca di Monastier di Treviso Paola Moro e il Sindaco di Azzano Decimo, Massimo Piccini.

Sono intervenuti Flavio Piva, Presidente della Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo, Fabio Dubolino, Presidente di Confcooperative Pordenone e l’assessore regionale del Friuli Venezia Giulia, Stefano Zannier. Apprezzatissimo anche il saluto ai soci del Presidente del Gruppo BCC Iccrea Giuseppe Maino. Molto partecipata in Assemblea anche la cerimonia di premiazione di 91 giovani laureati, che si sono distinti per meriti e per risultati nello studio e per i quali BCC Pordenonese e Monsile ha riconosciuto borse di studio per 90 mila euro.

“Un investimento nel futuro per incoraggiare i bravissimi del nostro territorio” ha detto il Presidente Rambaldini, sottolineando come il bando 2023 della BCC abbia assegnato complessivamente borse di studio a studenti diplomati e laureati per un totale di oltre 175 mila euro.  

Il Consiglio di Amministrazione ha voluto inoltre esprimere riconoscenza per i 50 anni di appartenenza alla compagine sociale della Banca a 24 Soci, molti dei quali presenti in assemblea accompagnati dai loro famigliari. A loro è stata conferita una targa d’onore di riconoscimento alla fedeltà e alla vicinanza.

“E’ stata una festa e una occasione di incontro per tanti soci, che nell’appuntamento annuale per l’Assemblea hanno la possibilità di confrontarsi e di partecipare alla vita sociale della Banca- ha detto Rambaldini.

Nel 2023 sono stati erogati dal fondo beneficenza 810.050 euro e 243.470 euro a titolo di sponsorizzazione, per un impegno sul territorio che supera 1,05 milioni di euro in forma diretta. BCC Pordenonese e Monsile ha dato supporto a 640 interventi in molte aree di interesse, collaborando con Istituzioni, Associazioni, Enti del terzo settore, cooperative e mondo del volontariato per progettualità che hanno riguardato arte, cultura e musica, istituzioni religiose, educazione, ambiente e salute, sport e aggregazione, sviluppo economico e promozione del territorio. Ma anche welfare, solidarietà e attivazione di reti di volontariato.

Giovani in Banca con Educashon

Gli studenti dell’Istituto Riccati Luzzatti di Treviso in visita alla sede di Monastier di BCC Pordenonese e Monsile nell’ambito del progetto di educazione finanziaria regionale Educashon.  

Due classi quinte dell’Istituto Riccati Luzzati di Treviso in visita alla sede di Monastier di BCC Pordenonese e Monsile per parlare di finanza, di pianificazione e di budget, di risparmio e di investimenti; con curiosità, intraprendenza ed entusiasmo, che hanno coinvolto tanto i giovani ospiti quanto gli organizzatori della giornata.

Studenti dell’Istituto Riccati Luzzati in visita alla BCC a Monastier

Il progetto si chiama Educashon, è legato al mondo del Credito Cooperativo attraverso il lavoro della Federazione Veneta e di Irecoop Veneto ed è rivolto agli studenti delle scuole superiori del territorio, per un totale di 51 classi e mille studenti coinvolti in Veneto.

E dopo un ciclo di 5 lezioni con docenti universitari, entrati in classe al Riccati Luzzatti di Treviso per approfondire aspetti di educazione finanziaria, i ragazzi sono usciti dalla scuola per entrare direttamente in banca: una mezza giornata di studio sul campo insieme a direttori, funzionari e responsabili delle diverse aree della BCC, che hanno svelato i meccanismi che rendono efficiente un istituto di credito, raccontando la quotidianità, le prospettive lavorative, i progetti.

“La finalità di questa azione del progetto è quella di aprire la BCC ai giovani – spiega Alessandro Darsiè, Vicedirettore generale di BCC Pordenonese e Monsile – sensibilizzare e fornire strumenti per interpretare la realtà della finanza, facendola toccare con mano direttamente dentro un istituto bancario. La visita ha avuto anche una forte valenza orientativa- continua Darsié. Gli studenti hanno intervistato i colleghi che lavorano in BCC ed hanno indagato quali competenze servono oggi per fare bene banca, spaziando dall’ambito del credito a quello della finanza, dall’IT alla comunicazione, fino al marketing verso clienti e soci. Ai ragazzi è stato spiegato- conclude- cosa significhi essere Banca del territorio e come sia essenziale per le BCC porre attenzione particolare alle persone, all’ecologia, ai beni artistici, alle associazioni e appunto ai giovani”. 

La visita alla BCC è l’ultima tappa del percorso di formazione che si concluderà il 9 maggio a Padova con l’evento finale. La challenge plenaria prevista consentirà agli studenti di tradurre con i propri linguaggi gli apprendimenti maturati nel percorso formativo, dando spazio all’ingegno e alla creatività nella produzione di materiali scritti, fotografici, musicali e social.

BCC Veneta con la Fondazione Comunità di Cerea per la medicina di territorio

Donati due ecografi palmari e relativi tablet a beneficio dei pazienti più fragili del territorio di Cerea

Due ecografi palmari con relativi tablet donati da BCC Veneta per sostenere e potenziare il servizio di domiciliarità nell’assistenza medica verso le persone più fragili.

La cerimonia di consegna si è svolta nell’Area Exp di Cerea, alla presenza di Vittorio Ceccato, Presidente della Fondazione Comunità del Territorio di Cerea, di Nicoletta Merlin, Consigliera di Bcc Veneta e del dottor Marco Ferrari, medico coordinatore e in rappresentanza dei medici dell’AFT Cerea (Aggregazione Funzionale Territoriale di Cerea) servizio di Medicina di Gruppo Integrata.

Le apparecchiature, acquistate grazie al contributo della BCC, saranno utilizzate all’AFT Cerea Servizio di Medicina di Gruppo Integrata, un’associazione di Medici di Medicina Generale che esercita la Medicina di Famiglia convenzionata con il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) nella forma di lavoro di gruppo.

“Quella che abbiamo messo a disposizione dell’AFT è senza dubbio una strumentazione di altissima qualità e di grande importanza– hanno ribadito Vittorio Ceccato, presidente della Fondazione e il vicepresidente Claudio Vesentini – che permetterà di assistere direttamente a casa molte persone di una vasta area”.

L’acquisto è stato possibile grazie al sostegno di Bcc Veneta, che attraverso la consigliera Nicoletta Merlin ha sottolineato la vicinanza della Banca alle necessità e alle esigenze della comunità.

Il progetto è rivolto ai circa 2 mila pazienti presenti nel territorio di Cerea, Sanguinetto, Casaleone, San Pietro di Morubio e Concamarise, per assistere ed aiutare direttamente a casa le persone anziane, i malati oncologici, le persone colpite da ictus o infartuate senza bisogno che queste si spostino per essere assistite e controllate.

Grazie a questa nuova strumentazione l’Aggregazione Funzionale Territoriale dei medici di famiglia che si trova presso l’Area Exp a Cerea e rappresenta un modello per tutto il territorio del Basso Veronese con un maxi ambulatorio in funzione dal 2017 e con 15 medici di base riuscirà a servire meglio i 25 mila residenti sia di Cerea, sia dei Comuni limitrofi.

BCC Veneta a fianco della medicina di gruppo integrata del territorio

Donate due sonde ecografiche wireless a beneficio dei pazienti più fragili di Fara Vicentino e Zugliano

Due sonde ecografiche wireless dotate del relativo IPad che saranno utilizzate per curare i pazienti più fragili di Fara Vicentino e Zugliano.

Consegna delle sonde ecografiche

Sono il dono di BCC Veneta alla comunità, per consentire lo svolgimento di visite di controllo e diagnosi in tempo reale anche a domicilio e quindi una migliore qualità di assistenza e di risposta del sistema socio-sanitario locale ai pazienti e alle loro famiglie.

Alla consegna era presente Paolo Michielon, Consigliere di amministrazione della BCC, che ha affidato le nuove apparecchiature al dottor Andrea Casarotto, medico di base del Servizio di Medicina di Gruppo Integrata di Fara Vicentino e Zugliano nell’ambulatorio della frazione di San Giorgio di Perlena, riaperto di recente grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale.

In un territorio che conta numerose frazioni collinari spesso distanti dalle strutture ospedaliere centrali, disporre di un ecografo palmare portatile può essere fondamentale quando si presenta la necessità di esaminare i pazienti direttamente nel posto letto, ottenere diagnosi più rapide e prestare assistenza ovunque sia necessario.

Il Servizio di Medicina di Gruppo Integrata, che ha la sua sede principale a Zugliano, è un’associazione di medici di base che ha lo scopo di esercitare la Medicina di Famiglia convenzionata con il Sistema Sanitario Nazionale nella forma di lavoro di gruppo. Sono migliaia i pazienti che risiedono nell’area e fanno riferimento al Servizio, che fornisce servizi essenziali per la salute della comunità locale.

“Si tratta di apparecchiature di grande utilità di cui il territorio aveva bisogno- ha detto il consigliere di BCC Veneta Paolo Michielon – pensate per sostenere e potenziare il servizio di assistenza ai pazienti più fragili del distretto, persone anziane, malati oncologici, persone colpite da Ictus o infartuate. Con questo intervento i controlli potranno essere fatti in modo più prossimo al paziente, evitando spostamenti e altre criticità”.

Entra nel vivo delle attività il Progetto Educashon, il percorso di educazione e formazione finanziaria organizzato dalla Federazione Veneta insieme a quella del NordEst, che sta coinvolgendo 51 scuole venete e oltre 1000 studenti.

Oggi le scuole vanno in banca per parlare di finanza, di pianificazione e di budget, di risparmio e di investimento.

Entrano nel vivo le attività di Educashon, un progetto di educazione finanziaria legato al mondo del credito cooperativo e rivolto ai più giovani, i ragazzi delle scuole superiori del territorio. Ad organizzare il progetto sono le due Federazioni delle Bcc, quella del Nord Est e quella Veneta, rispettivamente facenti capo al Gruppo Cassa Centrale Banca S.p.A. e al Gruppo Iccrea Banca S.p.A, che stanno concludendo il ciclo di lezioni a scuola, all’interno di un percorso che si chiuderà a maggio del 2024 con un grande evento finale.

Protagoniste 14 BCC associate in collaborazione con Irecoop Veneto, che coordina l’intero progetto, con la supervisione dell’Università di Padova e il supporto di Feduf-Abi.

Coinvolti e operativi in un ciclo di lezioni partite già a ottobre scorso sono gli studenti del triennio di 51 scuole secondarie di secondo grado (classi III, IV, V) del Veneto attraverso i percorsi PCTO (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento), in tutto oltre 1000 studenti.

Entrerà quindi a breve nel vivo la fase del progetto che vede i ragazzi conoscere direttamente le BCC coinvolte: le uscite contano ben 33 appuntamenti nelle sedi direzionali, in filiale e nei punti consulenza: una mezza giornata di studio sul campo insieme a presidenti, direttori, responsabili marketing delle rispettive banche che aprono porte e svelano i meccanismi che si celano dietro un istituto di credito, raccontando la quotidianità, le prospettive lavorative, i progetti.

Le visite nelle BCC si concluderanno a maggio con l’evento conclusivo del percorso. La Challenge consentirà agli studenti di tradurre con i propri linguaggi gli apprendimenti maturati nel percorso formativo, dando spazio all’ingegno e alla creatività: produrranno materiali scritti, fotografici, musicali, social etc. per essere protagonisti dell’evento conclusivo di maggio 2024, in cui convergeranno tutte le classi insieme in un’unica grande location.

La finalità di questa nuova fase del progetto è quello di aprire la BCC ai giovani, per spiegare loro il modo originale di far Banca nel territorio, sensibilizzare e fornire strumenti per interpretare la realtà della finanza, facendola “toccare con mano” direttamente dentro un istituto bancario. La visita ha anche forte valenza orientativa: gli studenti intervisteranno direttamente chi lavora ed indagheranno quali competenze servono oggi per impiegarsi in un istituto di credito, spaziando dall’ambito del credito a quello della finanza, dall’IT alla comunicazione, fino al marketing verso clienti e soci.

Banche del territorio che lavorano per e con il territorio, con una attenzione particolare alle persone, all’ecologia, ai beni artistici, alle associazioni e ai giovani. 

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BCC Veneta e Banca delle Terre Venete stanziano un plafond di 40 milioni di euro per venire incontro ai danni delle avversità atmosferiche in città e nella provincia di Vicenza

Spese di istruttoria e di incasso rata azzerate per i soci, tassi agevolati a famiglie e imprese per promuovere il pronto ritorno alla normalità.

Un intervento pronto, concreto e capillare a supporto alle comunità e alle attività colpite dalle avversità atmosferiche di questi giorni e dagli eventi alluvionali che hanno interessato in modo particolare la città e alcune zone della provincia di Vicenza.

E’ quanto vogliono assicurare BCC Veneta e Banca delle Terre Venete insieme per sostenere il territorio e dare un segnale forte di presenza e di concreta vicinanza alle comunità.

Le due Banche di Credito Cooperativo attivano in modo congiunto un plafond straordinario per complessivi 40 milioni di euro con scadenza al 30 giugno prossimo per l’erogazione di finanziamenti agevolati, a sostegno delle famiglie e delle imprese del territorio che hanno subito danni ingenti alle abitazioni, alle sedi, alle colture, ai mezzi di lavoro o alle autovetture.

Il plafond è riservato ai soci e ai clienti delle BCC per i danni subiti nelle zone di operatività delle Banche, che coprono in questo caso l’intera area colpita dall’emergenza. Le richieste di finanziamento dovranno essere corredate di un’autocertificazione scritta del richiedente con la descrizione puntuale dei danni subiti e la relativa stima di costo di ripristino con preventivi a supporto.

Per poter accedere a questi sostegni agevolati, sarà sufficiente recarsi in una delle filiali di BCC Veneta e di Banca delle Terre Venete. Il plafond e le diverse linee finanziarie di intervento sono già operativi. Il tasso è fisso al 3,5%.

Per i privati e le famiglie i finanziamenti sotto forma di mutui chirografari dell’importo massimo di 50 mila euro e della durata massima di 120 mesi comprendono il rifacimento di strutture interne ed esterne, i cappotti e altre parti fisse danneggiate, il ripristino di strutture, serramenti, complementi d’immobile e i danni a mobili, a veicoli e motocicli.

Per le aziende l’intervento, sotto forma di mutuo chirografario o ipotecario fino a 100 mila euro in 72 mesi, copre il rifacimento del tetto e di strutture interne ed esterne, serramenti, complementi e danni subiti da scorte e attrezzature danneggiate, macchine e automezzi.

“Abbiamo tenuto conto della situazione particolare – affermano i Direttori generali Leopoldo Pilati ed Eugenio Adamo – deliberando un iter semplificato di istruttoria e di delibera, con l’obiettivo di ridurre al minimo i tempi di erogazione. Per venire incontro ai nostri soci abbiamo azzerato spese di istruttoria, spese di incasso rata e spese di penale per rimborso anticipato, sostenendo imprese e famiglie clienti con tassi particolarmente agevolati. Contiamo di poter essere d’aiuto per una pronta ripresa, prendendo in carico le richieste in tempi rapidissimi”.

Al via la nuova edizione di “EDUCASHON”, il percorso di educazione e formazione finanziaria del Credito Cooperativo che coinvolgerà quest’anno 51 scuole venete e oltre 1000 studenti.

Una moderna educazione finanziaria rivolta ai giovani studenti veneti è il progetto che le due Federazioni delle Bcc, quella Veneta e quella del Nord Est, realizzeranno nell’anno scolastico 2023-2024, con la partecipazione diretta di 14 Bcc Associate, in collaborazione con Irecoop Veneto, l’Università di Padova e Feduf-Abi.

La finalità del progetto è quella di aprire la BCC ai giovani, per spiegare loro il modo originale di far Banca nel territorio, sensibilizzare e fornire strumenti per interpretare la realtà della finanza, per saper affrontare le decisioni strategiche e quelle quotidiane, dal budgeting alla pianificazione, per comprendere i principi alla base delle scelte del risparmio e dell’investimento.

L’educazione finanziaria e la gestione efficiente delle risorse, rappresentano un elemento molto importante per lo sviluppo sostenibile, sia a livello economico che sociale e ambientale.

Il percorso di educazione finanziaria mira anche a far conoscere ai giovani studenti il valore della biodiversità finanziaria che caratterizza il credito cooperativo nel contesto bancario italiano.

La biodiversità del credito cooperativo è un elemento da promuovere poiché porta con sé benefici in termini di sostegno all’economia reale, favorisce la crescita economica e la concorrenza nel settore, promuove l’inclusione di nuovi clienti, determina un ampliamento del mercato, ed è portatrice di innovazione perché valorizza nuove finalità imprenditoriali e nuovi modelli di business.

Il progetto si aprirà con incontri online di lancio e di presentazione di un percorso articolato, che ha l’obiettivo di insegnare l’abc della finanza ai giovani delle scuole superiori, dagli Istituti tecnici ai Licei, passando dal conto corrente, agli investimenti finanziari, alla previdenza complementare, agli effetti dell’inflazione, ai sistemi di pagamento.

Il tutto con un linguaggio affine agli studenti, con strumenti moderni e coinvolgendoli attivamente in un percorso che li vedrà poi visitare i singoli Istituti bancari, nella seconda parte dell’anno scolastico, e conoscerne segreti, organizzazione e dipendenti.

Destinatari saranno gli studenti del triennio di alcune scuole secondarie di secondo grado (classi III, IV, V) del Veneto attraverso i percorsi PCTO (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) nell’Anno Scolastico 2023/24, in tutto oltre 1000 studenti.

Se tra i banchi di scuola faranno lezione con formatori esperti della materia, una volta in banca i ragazzi saranno accompagnati sia dalla dirigenza degli istituti ma soprattutto dalla componente giovane delle banche cooperative, in una sorta di “peer education finanziaria”, sicuramente più semplice da comprendere e alla loro portata. Non mancheranno le sorprese: da testimonial, a piccoli eventi, a sperimentazioni sul campo. I ragazzi, al termine del percorso, saranno chiamati anche a dare la loro versione della cosa, con materiali scritti, fotografici, musicali, social etc. che si contenderanno il premio finale in un evento conclusivo a maggio 2024 che vedrà tutte le classi insieme in un’unica location.

Valpolicella Benaco Banca rilegge i territori partendo dalle periferie.

Presentato nella sede della Banca il libro di Giulio Buciuni e Giancarlo Corò, che illustra casi studio interessanti sulla crisi e lo sviluppo di aree del Paese e in ottica internazionale

Il rapporto tra centri metropolitani e periferie nell’era digitale: è questo il tema da cui partire per sviluppare un ragionamento che parli di territorio, di economia e di prospettive di crescita.

Gli autori Giulio Buciuni, direttore del Master in Enterpreneurship del Trinity College di Dublino e Giancarlo Corò, professore ordinario di Economia applicata all’Università Ca’ Foscari di Venezia hanno presentato il libro “Periferie competitive” nel corso di una serata evento organizzata da Valpolicella Benaco Banca nella sala Incontri della propria sede di Valgatara.

Presentazione del libro “Periferie competitive”

“Lo studio – racconta Corò – tratta dello sviluppo dei territori nell’economia della conoscenza. Molti si attendevano che i processi di digitalizzazione dell’economia avrebbero diffuso le opportunità di crescita, riducendo la distanza tra aree centrali e periferiche- ha esordito. La realtà è stata molto diversa, con un’accentuazione dei divari che ha creato fratture sociali e politiche sempre più difficili da rimarginare: da un lato città attrattive e progressiste, dove accorrono i talenti e si concentra il capitale finanziario, dall’altro periferie urbane e rurali nelle quali si è perso il senso del futuro e dove si sta montando un pericoloso risentimento politico. Negli Stati Uniti d’America questa dinamica è accentuata, ma altri territori corrono il rischio di vedere realizzata questa situazione”.

L’organizzazione del lavoro, sempre più internazionale, digitale e globale e la condivisione delle conoscenze in comunità allargate e con abilità elevate, rischia di far scivolare pericolosamente le periferie verso il degrado economico e sociale. “E non è detto – ha ammonito Corò- che a rimetterci ci siano territori comunque ricchi e vitali, che perdono centralità e interesse in modo progressivo, impoverendosi di relazioni e di opportunità”.

Gli autori hanno presentato dei casi studio emblematici, che hanno sviluppato da situazioni di criticità dei piani di sviluppo alternativi. “Modelli- ha detto Buciuni- di riscatto da una condizione di debolezza verso uno sviluppo diverso. Aree povere e simbolo di degrado e di emarginazione come Galway in Irlanda, o come nei casi della Ruhr in Germania o di Raleigh Durhem negli Stati Uniti, per arrivare al caso della Via Emilia in Italia, hanno fatto leva proprio sulle loro carenze strutturali per rilanciare un nuovo modello e trovare una nuova identità culturale ed economica”. “E’ stato un evento molto seguito e partecipato dai nostri soci, imprenditori e professionisti- ha commentato in chiusura il Direttore generale di Valpolicella Benaco Banca, Alessandro De Zorzi. Un’occasione per riflettere sull’economia e sull’organizzazione economica dei territori, cercando paralleli e differenze con il nostro caso, dove l’impresa è diffusa, ma dove la cooperazione e il gioco di squadra sono fondamentali per lo sviluppo futuro. In questo senso la Banca di credito cooperativo interpreta il suo ruolo di mediazione e di volano per i progetti e lo spirito di intraprendenza del territorio e delle comunità”.

A Palazzo Wollemborg nasce BCC Veneta

Operativa dal 12 febbraio la nuova realtà, frutto della fusione tra BCC Verona e Vicenza e BCC Patavina. In carica il nuovo Consiglio di amministrazione, che elegge le cariche per il prossimo triennio. Eletto Presidente Flavio Piva e dirigerà la banca Leopoldo Pilati. I primi dati 2023 mostrano una Banca forte, polo di riferimento per Veneto e Nordest.

Flavio Piva Presidente di BCC Veneta

A Palazzo Wollemborg nella centralissima Via del Santo a Padova nasce oggi BCC Veneta.

La fusione tra le due realtà regionali del Credito Cooperativo, BCC Verona e Vicenza e BCC Patavina, è siglata, per volontà delle due banche, in un luogo simbolo della cooperazione di credito in Italia. Vi nacque infatti quel Leone Wollemborg, più volte Deputato e Senatore del Regno, che fu il padre delle BCC, ideatore del movimento cooperativo e fondatore della prima Cassa rurale italiana a Loreggia nel 1883. Proprio a Palazzo Wollemborg, che oggi è sede universitaria, è stato convocato il primo Consiglio di Amministrazione della nuova Banca e sono stati firmati gli atti che hanno ufficializzato l’operazione di aggregazione tra i due Istituti.

Il nuovo Consiglio che amministrerà la Banca nei prossimi 3 anni di mandato e che è stato votato dai soci delle due Banche nelle rispettive assemblee del 2 dicembre scorso, è composto da 15 membri: Sergio Bassan, Maria Maddalena Buoninconti, Paolo Cappellotto, Vanni Ceccarello, Simone Facci, Manuela Menin, Nicoletta Merlin, Paolo Michelon, Romano Mion, Gian Filippo Panazzolo, Remo Pedon, Flavio Piva, Giorgio Sandini, Giovanni Tessarollo, Leonardo Toson.

Il Collegio Sindacale è composto da Franco Volpato (Presidente), Giancarlo Luigi Bagnara (Sindaco effettivo), Marco Callegari (Sindaco effettivo), Marco Ceola (Sindaco effettivo), Edda Delon (Sindaco effettivo), Samuele Castellani (Sindaco supplente), Beatrice Frazza (Sindaco supplente).

Nel corso del primo Consiglio di amministrazione l’organo di governo della BCC ha eletto le nuove cariche. Presidente è stato eletto Flavio Piva; i vicepresidenti sono tre (Remo Pedon come vicario, Leonardo Toson e Sergio Bassan). La Direzione è affidata a Leopoldo Pilati, già Direttore generale di Bcc Verona e Vicenza, affiancato dai Vicedirettori Andrea Bologna (vicario) e Renato Zampieri. Il comitato esecutivo è composto da Leonardo Toson (Presidente), Simone Facci (Vicepresidente), Paolo Michelon, Giorgio Sandini e Giovanni Tessarollo. Il comitato rischi è affidato a Paolo Cappellotto (Presidente) affiancato da Nicoletta Merlin e Gian Filippo Panazzolo.

La nuova Banca ha sede legale a San Giorgio di Fara (VI) e sede amministrativa e direzionale a Padova.

Si tratta della terza BCC a livello italiano per sportelli, la quarta per attivo, la sesta per soci e tra le più grandi banche dell’intero Gruppo BCC Iccrea. Il territorio di competenza della nuova BCC abbraccia 237 comuni a presidio delle province venete di Verona, Vicenza, Padova, Venezia, Treviso, Rovigo e le confinanti province di Trento e Mantova.

I nuovi dati aggregati delle due realtà a dicembre 2023 evidenziano l’ottimo andamento di tutti gli indicatori. Aumentano i soci superando quota 29 mila, aumentano gli sportelli, 93 per effetto della recentissima apertura di una nuova filiale a Peschiera del Garda, che sarà inaugurata nelle prossime settimane. I dipendenti raggiungono le 730 unità. Il totale attivo supera i 6,031 miliardi di euro, i fondi propri vanno ben oltre i 507 milioni di euro. La Banca licenzia nel 2023 a livello aggregato tra le due realtà un Total Capital Ratio al 24,1%, una copertura delle sofferenze al 94,5 % e un Texas ratio al 4%.

Aumenta sia il dato della raccolta indiretta (+17,87%), sia della raccolta diretta (+0,15%) e della gestita (+10,05%). In controtendenza rispetto al sistema bancario il dato relativo agli impieghi al netto delle sofferenze, che registrano un aumento dello 0,87%, a testimonianza della vicinanza della Banca al sistema economico e produttivo locale per la concessione del credito, di finanziamenti e per il sostegno agli investimenti. Diminuiscono le sofferenze di oltre il 40% in virtù di un lavoro intenso fatto dalla Direzione e dagli uffici operativi. Il totale delle masse amministrate aumenta del 4,3%, dimostrando in questo trend la capacità della BCC di generare valore e servizi e di essere un polo bancario di attrazione nei territori.

“Nelle Assemblee che hanno deciso il via libera al progetto – commenta Flavio Piva, Presidente di BCC Veneta– i nostri soci hanno colto lo spirito di questa aggregazione. E ci hanno dato mandato ad amministrare la banca garantendo stabilità, ma soprattutto opportunità e attenzione all’economia locale. I dati aggregati delle due BCC, che presenteremo ai soci in occasione dell’Assemblea di maggio, ci consentono di fare un primo bilancio in attesa degli sviluppi nel medio periodo e ci proiettano verso obiettivi di grande prospettiva – spiega Piva.

L’aggregazione ci rende un soggetto bancario di riferimento per il Veneto e per il Nordest, ancora più forte, capace di rispondere con la necessaria qualità ed efficacia ai bisogni di un territorio straordinario, offrendo servizi di qualità, erogando credito per i buoni progetti con prudenza, lungimiranza e capacità di visione. Una Banca – rilancia il Presidente- che avrà a cuore gli interessi della nostra gente, delle famiglie, delle imprese, delle Istituzioni, del Terzo settore. Il nostro impegno oggi – conferma il neo eletto Presidente- è quello di rinsaldare queste capacità, rimanendo fedeli ai nostri Statuti, a quell’articolo 2 che esorta noi amministratori in modo chiaro ad assicurare pieno sostegno alle comunità di riferimento, per sostenere concretamente tutti quei progetti sociali, culturali, sportivi, associazionistici, di mutualità, di cooperazione che vanno a creare sviluppo e ricchezza e che costituiscono per noi e per la nostra Bcc un patrimonio intangibile prezioso e irrinunciabile”.