Per il mese dell’educazione finanziaria i giovani soci di banca delle terre venete si mettono in gioco

Successo di pubblico e adesioni di nuovi soci giovani al primo incontro il 6 ottobre a Fanzolo di Vedelago (TV). Ora il secondo appuntamento è per il 25 ottobre a Montecchio Maggiore (VI).

Il nuovo Comitato Direttivo GS con il Presidente Sasso

Informazione ed educazione finanziaria per tutti, ma soprattutto per un pubblico giovane.

Sono i Giovani Soci di Banca delle Terre Venete con il loro club a organizzare incontri sul territorio per imparare a gestire e investire i risparmi consapevolmente. E dopo il successo del primo appuntamento a Fanzolo di Vedelago, nella sede trevigiana della Banca il 6 ottobre scorso, si cerca il bis a Montecchio Maggiore in sala civica martedì 25 ottobre prossimo alle ore 20,30 con una lezione sul metodo e sulla disciplina per l’investitore avveduto.

Gli incontri rientrano nel calendario ufficiale del Mese dell’Educazione Finanziaria istituito dal MEF (Ministero Economia e Finanza) e sono aperti a tutti sia in presenza, sia in diretta streaming previa iscrizione sul sito web di Banca delle Terre Venete.

“Siamo orgogliosi dei Giovani Soci della nostra Banca- commenta il Presidente di Banca delle Terre Venete, Gianfranco Sasso. Una realtà che nasce dalle esperienze dei due gruppi già attivi a Treviso e Vicenza prima della fusione e che in questi ultimi tempi ha trovato un’ottima sinergia, organizzando iniziative e proposte con prospettive di crescita e di coinvolgimento attivo per i coetanei. I giovani – continua Sasso- sono per noi portatori di valore importanti: rappresentano il futuro per il nostro territorio e anche per la banca ed è per questo che investiamo su di loro, con fiducia, fornendo tutto il supporto necessario per le loro attività”.

“Ospite della serata il consulente finanziario Marco Viganò per parlarci di fondi comuni di investimento- spiega il Vicepresidente vicario della banca, Pietro Pignata. I giovani soci che fanno riferimento al nostro Istituto hanno organizzato gli incontri applicando un approccio pratico e concreto nelle loro scelte organizzative. Potrà essere un’ottima occasione per raccogliere l’orientamento dei giovani e per indirizzarli verso una gestione del loro denaro più consapevole, valutando opportunità, etica, calcolo del rischio e visione futura, non solo in ottica personale, ma soprattutto riferita alla società, alla comunità, alla salvaguardia dell’ambiente”.

Sono 11 i giovani che si sono messi in gioco per coordinare il Club Giovani Soci: tre imprenditrici e imprenditori, due professionisti, una consulente aziendale, tre studentesse e studenti, un’insegnante di scuola primaria e un avvocato. 6 ragazzi e 5 ragazze, per rappresentare equamente tutte le opportunità, che hanno già stilato un programma di iniziative, a partire dall’autunno, che spaziano dall’educazione finanziaria e assicurativa fino alla formazione personale, con visite in azienda ed eventi culturali.

“Vogliamo creare relazioni sempre più forti tra noi giovani- commenta Samuele Mardegan, neo Presidente del Comitato Direttivo Giovani Soci, per arrivare a dare un contributo serio, di qualità alla vita sociale della nostra Banca di Credito Cooperativo. L’entusiasmo e la partecipazione che abbiamo riscontrato per il primo appuntamento e per le iniziative già in cantiere ci dimostrano che c’è bisogno e voglia di ripartenza”.

Per iscrizioni www.bancaterrevenete.it; Info: giovanisoci@bancaterrevenete.it

Nasce “Patavina con Te” ETS, una risposta concreta al territorio e alle comunità.

Nasce Patavina con Te ETS, l’Associazione con scopo mutualistico espressione di BCC Patavina

Uno strumento di crescita e di sostegno al territorio. Questo il messaggio che BCC Patavina lancia alla propria base sociale e alla clientela, creando ex novo un’associazione no-profit, Ente del terzo settore, che opererà nell’ambito del welfare allargato, al servizio del territorio.

Nasce su iniziativa di BCC Patavina (che ne è Socio Sostenitore) in linea con quanto previsto dall’articolo 2 dello statuto della BCC e con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo.

Nel modello Comipa, cui Patavina con Te aderisce, le Mutue sono Enti di tipo associativo con natura assistenziale e personalità giuridica, basate sul mutuo soccorso.

Perché nasce Patavina con Te ETS

“Il Credito Cooperativo sta vivendo una fase di profondo cambiamento- annuncia il Presidente di BCC Patavina, Leonardo Toson. L’avvio operativo dei Gruppi Bancari Cooperativi vede tutti gli attori del sistema impegnati nella realizzazione di una realtà innovativa nel panorama bancario nazionale, chiamata a confrontarsi e a competere sul mercato. Tuttavia in questo contesto e in un clima di crescente incertezza e di preoccupazione generale – continua Toson- emerge con chiarezza la necessità di orientare le scelte strategiche locali nella direzione di un ritorno alle radici della cooperazione. Per questo motivo abbiamo pensato come Banca che fosse importante dare un segnale e investire su progetti concreti di aiuto e di sostegno al nostro tessuto sociale, culturale ed economico, mettendo in pratica i nostri principi statutari in ottica moderna, interpretando bisogni e richieste dalle comunità. Il tutto- continua il Presidente della BCC- garantendo il coordinamento con gli indirizzi strategici della banca e valorizzando le relazioni con i soggetti economici locali, con i soci e con i clienti”.

Da chi è fondata e nell’ambito di quale progetto opera Patavina con te ETS

“È fondata da BCC Patavina che è il Socio Sostenitore, alla quale si sono affiancati 34 soci fondatori- spiega Daniela Galante, Presidente di Patavina con Te. Ha un proprio Consiglio di Amministrazione e si avvale di una struttura operativa che opera in stretta collaborazione con BCC Patavina: una macchina organizzata e ben collaudata, che in questo periodo ha messo in atto un articolato piano di formazione interna per assicurare fin da subito piena operatività all’utenza”.

In quali ambiti opera la Mutua

Patavina Con Te ETS opera a favore degli associati con una specifica attenzione al settore sociale, educativo, ricreativo e sanitario, per promuovere e gestire un sistema mutualistico integrativo e complementare al servizio sanitario nazionale. Possono diventare soci di Patavina con Te ETS i soci e i clienti di BCC Patavina.

Perché diventare soci

“Perché diventare soci?- rilancia la Presidente. Ai soci di Patavina con Te ETS sono riservati molti vantaggi.

Innanzitutto si usufruisce di una serie di sconti presso le strutture convenzionate; ma si possono ottenere rimborsi sulle prestazioni mediche e di analisi effettuate presso le strutture convenzionate. Inoltre la Mutua consente di partecipare a campagne di prevenzione periodiche.

E’ offerta ampia assistenza in campo sanitario, con la possibilità di scegliere all’interno della rete delle strutture sanitarie convenzionate, con un numero verde dedicato all’assistenza. E inoltre- continua Galante- si partecipa ad iniziative, eventi ricreativi e gite organizzate dalla Mutua, si ricevono sussidi per la nascita dei figli e per l’iscrizione ad asili e scuole. Ai soci viene rilasciata la Carta MutuaSalus, ovvero una tessera telematica nominativa personale che permette al titolare e ai suoi familiari (figli minori di 18 anni) iscritti di usufruire di prestazioni e servizi sociosanitari in tutti i punti convenzionati in Italia con Comipa. E in più si dispone di un portale dedicato (www.patavinaconte.it) per poter ottenere online i benefici. Oltre a rimborsi e sussidi i soci di Patavina con Te possono usufruire di sconti e convenzioni vantaggiose per tutta una serie di attività sul territorio e nell’acquisto di beni e servizi.

Particolare attenzione – conclude la Presidente- è dedicata alle famiglie e ai soci giovani under 30.  A questi ultimi in particolare abbiamo riservato sussidi universitari, ma anche per attività sportiva e culturale. Non dimentichiamo le opportunità che riguardano eventi di formazione, eventi musicali e viaggi in Italia e all’estero”.

Come diventare Soci

Si versa una piccola quota associativa una tantum e la quota annuale di adesione. Sarà necessario rivolgersi al proprio gestore di BCC Patavina o in alternativa accedendo direttamente alla sezione dedicata del sito internet (www.patavinaconte.it).

Vantaggi per gli operatori che si convenzionano e che concedono sconti e facilitazioni ai soci di Patavina con Te ETS

“Ci sono vantaggi commerciali e di visibilità anche per gli operatori locali che entreranno a far parte di questa rete-  spiega il Direttore generale di BCC Patavina, Gianni Barison. L’operatore attraverso il convenzionamento con Patavina con Te garantirà al nostro socio uno sconto diretto apprezzabile, che noi offriamo dunque come beneficio oltre ai sussidi previsti dal regolamento. In questo modo l’operatore accede al network nazionale Comipa, con visibilità su tutti i siti delle Mutue aderenti. Il Socio della Mutua potrà quindi richiedere una prestazione ad un operatore anche al di fuori del suo territorio e della sua regione, ottenendo il rimborso previsto. L’opportunità è apprezzata soprattutto per chi viaggia, per chi è in vacanza o si trasferisce per brevi o lunghi periodi. Il servizio è garantito in tutto il territorio nazionale”.

“Oltre alle convenzioni in essere- aggiunge Giammaria Amato, responsabile della rete di BCC Patavina e consigliere della Mutua- stiamo riscontrando molto interesse dal territorio in relazione a nuovi convenzionamenti. La rete quindi è in procinto di espandersi e di portare a cascata benefici ai nostri associati e agli operatori: un circuito virtuoso, che grazie alla Banca e alla Mutua sarà volano anche per l’economia locale”.

Patavina con Te ETS, parte del network SPAZIO SALUTE BCC VENETO

Patavina con Te è parte di un network chiamato Spazio Salute BCC Veneto.

“Si tratta- spiega Piero Collauto- direttore generale della Federazione Veneta BCC- di un sistema di mutualità associativa, promosso dalla Federazione Veneta Banche di Credito Cooperativo in partnership con Comipa in ottica di coordinamento e di condivisione delle buone pratiche: un progetto che coinvolge tutte le 10 BCC Venete aderenti alla Federazione e che mette in rete le migliori esperienze organizzative e le migliori risposte a vantaggio delle comunità e dei territori”.

Il sostegno delle Istituzioni al progetto

“Le Istituzioni hanno il dovere di rilanciare e diffondere i valori del mutualismo, della socialità, della sussidiarietà- ha detto l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Padova, Margherita Colonnello. Proprio nella provincia di Padova sono nate 140 anni fa le banche di Credito Cooperativo e la cultura solidaristica è radicata nel nostro DNA. Con orgoglio rivendichiamo le nostre radici e il nostro spirito cooperativistico, guardando con favore all’iniziativa di Patavina con Te a vantaggio della nostra comunità”.

I giovani soci di Banca delle Terre Venete si presentano al territorio mettendo in pista due iniziative per il mese dell’educazione finanziaria

Il nuovo Comitato Direttivo GS con il Presidente Sasso

Il primo incontro il 6 ottobre a Fanzolo di Vedelago (TV) e il secondo il 25 ottobre a Montecchio Maggiore (VI). Samuele Mardegan eletto presidente del nuovo Comitato direttivo giovani.

Sono due gli incontri promossi dai Giovani Soci di Banca delle Terre Venete per imparare a gestire e investire i risparmi consapevolmente. Entrambi gli incontri rientrano nel calendario ufficiale del Mese dell’Educazione Finanziaria istituito dal MEF (Ministero Economia e Finanza) e sono aperti a tutti sia in presenza, sia in diretta streaming previa iscrizione sul sito web di Banca delle Terre Venete. Il primo incontro è previsto per giovedì 6 ottobre alle ore 20,30  nella Sala della Filanda, sede della Banca a Fanzolo di Vedelago in provincia di Treviso, mentre il secondo che tratterà del metodo e della disciplina per l’investitore avveduto si terrà in area vicentina a Montecchio Maggiore in sala civica il 25 ottobre prossimo.

“Abbiamo invitato il consulente finanziario Marco Viganò per parlarci di fondi comuni di investimento- anticipa il Vicepresidente vicario della banca, Pietro Pignata. I giovani soci che fanno riferimento al nostro Istituto hanno organizzato gli incontri applicando un approccio pratico e concreto nelle loro scelte organizzative. Potrà essere un’ottima occasione per raccogliere l’orientamento dei giovani e per indirizzarli verso una gestione del loro denaro più consapevole, valutando opportunità, etica, calcolo del rischio e visione futura, non solo in ottica personale, ma soprattutto riferita alla società, alla comunità, alla salvaguardia dell’ambiente”.

“Siamo orgogliosi dei Giovani Soci della nostra Banca- commenta il Presidente di Banca delle Terre Venete, Gianfranco Sasso. Una realtà che nasce dalle esperienze dei due gruppi già attivi a Treviso e Vicenza prima della fusione e che in questi ultimi tempi ha trovato un’ottima sinergia, organizzando iniziative e proposte con prospettive di crescita e di coinvolgimento attivo per i coetanei. I giovani – continua Sasso- sono per noi portatori di valore importanti: rappresentano il futuro per il nostro territorio e anche per la banca ed è per questo che investiamo su di loro, con fiducia, fornendo tutto il supporto necessario per le loro attività”.

Sono 11 i giovani che si sono messi in gioco: tre imprenditrici e imprenditori, due professionisti, una consulente aziendale, tre studentesse e studenti, un’insegnante di scuola primaria e un avvocato. 6 ragazzi e 5 ragazze, per rappresentare equamente tutte le opportunità, che hanno già stilato un programma di iniziative, a partire dall’autunno, che spaziano dall’educazione finanziaria e assicurativa fino alla formazione personale, con visite in azienda ed eventi culturali.

“Vogliamo creare relazioni sempre più forti tra noi giovani- commenta Samuele Mardegan, neo Presidente del Comitato Direttivo, per arrivare a dare un contributo serio, di qualità alla vita sociale della nostra Banca di Credito Cooperativo”.

Per iscrizioni www.bancaterrevenete.it
Info: giovanisoci@bancaterrevenete.it

Valpolicella Benaco Banca istituisce il “Mese della Sostenibilità”

E’ la prima BCC italiana a farlo, con l’appoggio della capogruppo BCC Banca Iccrea. Si parte il 5-6 ottobre dalla formazione in classe e da alcune iniziative concrete già in cantiere.

Il Presidente di Valpolicella Benaco Banca Daniele Maroldi

Sarà la prima BCC italiana ad istituire il mese della sostenibilità.

Valpolicella Benaco Banca punta decisamente verso la salvaguardia dell’ambiente e a politiche di attenzione per il sociale e la governance, che possano aiutare le comunità locali, le famiglie, le imprese piccole e medie e i giovani a costruire un pianeta più sostenibile.

“Si tratta non di applicare un teorema, ma di favorire e costruire una cultura. Traducendo e semplificando- spiega il Presidente Daniele Maroldi- abbiamo valutato importante iniziare, pur in un contesto socio-economico difficile, un percorso concreto verso la valorizzazione e il rispetto di criteri che abbiamo approvato, recependo le linee guida del piano della nostra capogruppo Iccrea Banca. Con la proposta di azioni concrete e pratiche: il rischio infatti di tenere teoria e pratica staccate e non comunicanti è concreto- avverte Maroldi.

Noi abbiamo cercato di ridurre questa distanza e lanciamo, attraverso il nostro progetto, una sfida virtuosa che possa interessare, coinvolgere e stimolare l’intero Credito Cooperativo e a cascata le comunità in cui siamo presenti. A settembre siamo quindi partiti con l’iniziativa del Mese della sostenibilità per programmare una serie di incontri formativi e di sensibilizzazione rivolti ai soci, ai clienti, alle comunità e alle scuole nei territori in cui opera la nostra BCC”.

Per il mese di settembre Valpolicella Benaco Banca ha strutturato un piano editoriale costituito da cinque uscite in cui vengono illustrati i fondamenti della politica Esg, dettagliando le varie attività che la Banca ha intrapreso e promosso nei vari ambiti, dalla riduzione dell’utilizzo della carta e l’efficientamento energetico delle sedi, ai progetti sociali ed educativi messi in atto sul territorio come l’Adozione di prossimità.

A conclusione di queste attività sono in programma, per le giornate del 5 e del 6 ottobre 2022, tre eventi: due si svolgeranno nelle mattinate dei due giorni e che andranno a coinvolgere oltre 700 studenti delle classi quarte e quinte degli Istituti d’istruzione superiore Calabrese-Levi e Stefani-Bentegodi di San Pietro in Cariano.

Il terzo evento si svolgerà mercoledì 5 ottobre a partire dalle ore 18 a Villa Serego Alighieri – Masi wine experience di Gargagnago. La serata, dedicata a clienti e soci della BCC, sarà organizzata in collaborazione con la SGR del Gruppo Bcc Risparmio&Previdenza e Raffeisen Capital Management. Oltre al Presidente Maroldi, relazioneranno il Direttore generale Alessandro De Zorzi, il Vicedirettore Simone Lavarini, Pietro Galbiati e Felicita De Marco, rispettivamente Vice Direttore e Responsabile Group Sustainability & ESG Strategy di Iccrea Banca e Fabio Cappa, Senior Institutional Client Manager di Raffeisen Capital Management.

“I fattori ESG (Environment, Social e Governance) sono sempre più elementi essenziali della strategia delle imprese – afferma Pietro Galbiati, Vice Direttore Generale di Iccrea Banca – sono criteri che si concretizzano in iniziative volte a produrre impatti positivi sull’ambiente e sulle persone e che devono essere oggetto di attenta misurazione, secondo le logiche definite dal nuovo plesso normativo e regolamentare. Le BCC del Gruppo BCC Iccrea, con il nostro supporto, faranno la loro parte per garantire il raggiungimento degli obiettivi definiti anche attraverso l’adozione e il rispetto dei nuovi standard”.

“Con Valpolicella Benaco Banca inauguriamo un percorso virtuoso lungo la linea definita nel Piano di Sostenibilità del Gruppo, integrato nel Piano Strategico, e che ci porterà a declinare programmi a lungo termine e azioni concrete sui territori in cui operano le BCC aderenti al nostro Gruppo, al fine di supportare soci e clienti verso la transizione sostenibile”, spiega Felicita De Marco, Responsabile Group Sustainability & ESG Strategy di Iccrea Banca.

Nel frattempo Valpolicella Benaco Banca annuncia l’avvio di un servizio di consulenza alle PMI per supportare il processo di transizione sostenibile. Sarà promossa attività di consulenza (come facilitatori e amplificatori) a supporto delle imprese nell’accesso a misure agevolative per la transizione ecologica, anche attraverso il PNRR. Saranno poi rafforzate politiche di formazione per far conoscere e sviluppare il microcredito e la lotta all’usura.

“La nostra Banca si sta adoperando da anni per abbattere gli impatti ambientali mettendo in atto politiche green- precisa il Direttore generale, Alessandro De Zorzi. In ottica di efficientamento energetico si è provveduto, nel corso degli ultimi due anni, a sostituire l’impianto di illuminazione della sede e di alcune filiali con sistema a led a basso consumo”.

“Inoltre- continua il Vicedirettore Simone Lavarini- abbiamo digitalizzato molti processi, basti pensare che il 78% della nostra clientela opera tramite la piattaforma di home banking, percentuale nettamente superiore alle medie di sistema. Questo ci permette di limitare la quantità di carta utilizzata, con una diminuzione del 25% rispetto all’anno precedente. Tutto ciò si è tradotto in un risparmio di carta, in una spinta all’utilizzo della firma digitale dei contratti agli sportelli e in una crescente sensibilizzazione della clientela a ricevere la corrispondenza in formato telematico”. 

“Queste diverse attività hanno permesso di risparmiare ingenti quantità di CO2 e di alberi abbattuti, portando all’80% l’utilizzo di toner riciclato- conclude il Presidente Maroldi. Per il 2023 anche le agende saranno interamente stampate su carta riciclata”. 

Giovani talenti di scrittura per costruire ponti

Bcc Pordenonese e Monsile presente alla cerimonia di premiazione del premio di scrittura “Le città di Berto” – edizione 2022 per promuovere i giovani e il merito

Giovani talenti della scrittura si mettono in mostra nella vetrina creata dal Premio letterario “Le città di Berto”, l’iniziativa culturale giunta quest’anno alla 33ª edizione, che vede unite nel ricordo dello scrittore moglianese Giuseppe Berto le scuole superiori delle province di Treviso, Venezia, Vibo Valentia e Catanzaro.

L’iniziativa, organizzata dal Liceo Statale “Giuseppe Berto” di Mogliano Veneto, è stata patrocinata dalla Provincia di Treviso, dal Comune di Mogliano Veneto, dal Liceo “G. Berto” di Vibo Valentia e dall’Associazione Culturale Giuseppe Berto. Tra i partner della manifestazione figurano anche la Banca di Credito Cooperativo Pordenonese e Monsile e l’azienda Giesse Macchine di Ponzano Veneto.

Presenti alla cerimonia numerosi studenti, docenti e dirigenti delle scuole partecipanti, oltre ai rappresentanti delle istituzioni, tra cui la Dirigente del Liceo Berto Filippa Lo Iacono, il Presidente della Provincia di Treviso Stefano Marcon e l’Assessore alla Scuola e alle Politiche Educative del Comune di Mogliano Martina Cocito.

Anche quest’anno una giuria di qualità, presieduta da Emilio Lippi, ex direttore dei Civici Musei e delle Biblioteche di Treviso, ha selezionato i migliori elaborati per le tre sezioni da cui risulta costituito il premio: poesia, racconto breve e racconto lungo. 

Quest’ultima sezione – il racconto lungo –  ha tra l’altro consentito il crearsi di un importante legame con il Campiello Giovani, evento letterario  promosso da Confindustria Veneto: i tre finalisti del premio “Le città di Berto” possono infatti partecipare con le loro opere anche a tale concorso, trovando spesso una riconferma del loro talento letterario.

La cerimonia di premiazione, che si è svolta nell’Aula Magna del Liceo di Mogliano,  ha visto salire sul podio dei finalisti studenti degli istituti  veneti di Castelfranco Veneto (Liceo Giorgione), Conegliano (Liceo Marconi), Mestre (Liceo Franchetti), Mogliano Veneto (Liceo G. Berto), Treviso (Liceo da Vinci) e calabresi di Lamezia Terme (Liceo Galilei) e Vibo Valentia (Liceo G. Berto e Liceo Morelli).

“E’ importante valorizzare il merito, creare occasioni di crescita, stimolare talenti e opportunità- ha dichiarato Alessandro Darsiè, Vicedirettore di BCC Pordenonese e Monsile. Come istituzione bancaria del territorio abbiamo sempre cercato di sostenere progetti locali che vedessero i giovani al centro, per contribuire a costruire ponti non solo geografici, ma anche culturali, di solidarietà e di collaborazione. In questo senso Il Premio “Le città di Berto” con il suo messaggio profondo costituisce una grande sfida e una grande risorsa per il nostro territorio”.

La conferma di una collaborazione ormai consolidata tra scuole geograficamente lontane, ma unite dal nome e dall’opera di Giuseppe Berto è la dimostrazione di come  tale premio sia un’importante occasione per valorizzare i talenti degli studenti ed un trampolino per altri prestigiosi premi, quali il “Campiello Giovani”.

Bcc Pordenonese e Monsile, Banca del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea e prima Bcc del Nord Est per numero di Soci, conta 58 filiali, metà delle quali operative in Veneto nelle province di Venezia e Treviso e metà operative in Friuli Venezia Giulia nelle province di Pordenone e Udine.

L’assemblea dei soci oggi a Padova nella nuova sede approva il bilancio 2021

Eletto il nuovo Consiglio di amministrazione. Presidente è Flavio Piva.

Un 2021 che consolida i dati di bilancio delle 10 BCC Venete aderenti alla Federazione Veneta e che migliora tutti gli indici che determinano la buona salute del Credito Cooperativo.

L’assemblea della Federazione Veneta oggi per l’approvazione del bilancio di esercizio 2021, la prima che si svolge nella nuova sede al dodicesimo piano del Net Centre di Padova, costituisce un nuovo punto di partenza verso un modello di rappresentanza e di servizio che è stato approntato in questo periodo e che sarà sviluppato con nuove progettualità nei prossimi mesi.

L’assemblea dei soci ha inoltre eletto il Consiglio di amministrazione che durerà in carica nei prossimi tre anni e che è composto dai rappresentanti designati delle Banche associate: vi faranno parte Giancarlo Bersan (Presidente BCC Vicentino-Pojana Maggiore), Tiziano Cenedese (Presidente Centromarca Banca), Daniele Maroldi (Presidente di BCC Valpolicella Benaco), Flavio Piva (Presidente di BCC Verona e Vicenza), Gianfranco Sasso (Presidente di Banca delle Terre Venete), Loris Sonego (Presidente di Banca delle Marca), Gianfranco Tognetti (Presidente di BCC Veronese), Alessandro Terrin (Vicepresidente di Banca Annia), Leonardo Toson (Presidente di BCC Patavina), Antonio Zamberlan (Presidente di BCC Pordenonese Monsile). Per il collegio sindacale sono stati eletti Paolo Parolin (Presidente), Alberto Beltramin e Donatello Cecchinato, con supplenti Fabiola Sasso e Alessia Filippini. L’assemblea ha poi eletto Flavio Piva alla guida della Federazione Veneta.

Il Presidente Piva, ringraziando per la confermata fiducia, ha sottolineato il valore delle recenti tappe che hanno portato alla nuova Federazione e alla prospettiva futura che il Consiglio di amministrazione si è dato.

“A gennaio 2022 ci siamo trasferiti nella nuova sede di proprietà della Federazione al dodicesimo piano del Net Centre- conferma il Presidente Flavio Piva. Una scelta che abbiamo valutato di interesse per la nuova Federazione Veneta e che ci è sembrata la migliore soluzione possibile per rilanciare il ruolo di questo organismo dopo l’entrata in vigore della riforma delle BCC e con l’avvento dell’operatività dei Gruppi bancari. Questa nuova Federazione – continua Piva- sarà fondamentale per garantire alle banche associate il presidio di tutta una serie di attività di coordinamento per progetti di sviluppo mutualistico, per la comunicazione istituzionale e per l’approfondimento di programmi di cooperazione, per la formazione identitaria, gli aspetti di socialità, cultura e solidarietà. Ma anche sul piano dei dati aggregati delle BCC venete- sottolinea il Presidente Piva- emerge un quadro di estremo interesse con un miglioramento dello stato di salute e di efficienza delle BCC che riguarda tutti gli indici”.

Il totale attivo è cresciuto passando da 21,1 miliardi a 23,7 miliardi di euro (+12,12%): la crescita è trainata da un aumento dei crediti verso la clientela che passano da 17,9 miliardi di euro del 2020 a 18,4 miliardi del 2021 (+2,8%).

Nonostante la ripresa dei consumi e l’allentamento delle restrizioni per fronteggiare l’emergenza sanitaria Covid-19, la raccolta diretta da clientela ha registrato un incremento del 14,5%, passando da 15,4 miliardi di euro a 17,6 miliardi di euro. Simile incremento (16%) si registra per la raccolta indiretta che passa dai 6,8 miliardi di euro del 2020 ai 7,8 miliardi di euro del 2021. Tale incremento è concentrato sulla raccolta di prodotti di risparmio gestito e assicurativi.

Il margine d’intermediazione si attesta a 570 milioni di euro, registrando un incremento del 22,5% su base annua. “Tale aumento – spiega il Presidente- è motivato da un robusto incremento della componente più significativa ovvero il margine d’interesse (+15,4%, che passa da 276 milioni a 338 milioni di euro) e da un balzo sostanziale dei ricavi commissionali (24,2%)”. Aumenta anche la dotazione patrimoniale delle BCC Venete. Il CET 1 passa da una media del 15,87% del 2020 al 16,83% del 2021. Nel corso del 2021, le rettifiche su crediti sono aumentate passando da 84 milioni a 119 milioni di euro. “Le motivazioni legate a tale aumento e quindi ad una politica prudente delle Banche per accantonare risorse contro i rischi assunti riguardano le moratorie sui crediti- spiega il Presidente Piva- alle quali hanno aderito una grossa quota delle imprese affidate. Aumenta anche il tasso di copertura delle esposizioni in stadio 1 (da 0,3% a 0,5%) e delle sofferenze che passa dal 70% al 78,3%”.

A riprova della buona copertura e della migliorata qualità del credito, il texas ratio (rapporto tra patrimonio netto contabile e crediti deteriorati netti) medio passa dal 33,4% al 22,2%.

Nonostante le maggiori rettifiche su crediti, il risultato netto d’esercizio delle BCC Venete è quasi raddoppiato passando da 45,3 milioni del 2020 a 71 milioni del 2021.

“La differenza del nostro modello locale e territoriale – spiega il Direttore generale Piero Collauto- è che gli utili generati servono non solo a patrimonializzare le nostre BCC e quindi a renderle più solide, ma anche a dar loro maggiore capacità di distribuire credito alle famiglie e alle imprese del territorio e a sostenere il tessuto economico, sociale e culturale con progetti e risorse concrete. Ciò che raccogliamo infatti va a finanziare esclusivamente le nostre comunità e gli utili del nostro lavoro sono reinvestiti esclusivamente nel nostro territorio di competenza”.

Per quanto riguarda la presenza sul territorio, le BCC vanno in controtendenza rispetto al sistema bancario nazionale. Rimane infatti invariato il numero degli sportelli rispetto all’esercizio precedente (374 filiali) e stabile il numero dei dipendenti a 2.741, mentre i soci sono aumentati da 99.165 unità a 101.560 unità.

“Le BCC continuano a presidiare il territorio” – rilancia il Presidente Piva. “E’ un punto irrinunciabile della nostra politica locale, che non solo fidelizza la clientela, ma che recupera posizioni laddove altri Istituti abbandonano il territorio. Questa politica nel medio-lungo periodo genera fiducia e ci consente di crescere anche nella base sociale. La differenza del nostro modello locale e territoriale è che gli utili generati servono non solo a patrimonializzare le nostre BCC e quindi a renderle più solide, ma anche a dar loro maggiore capacità di distribuire credito alle famiglie e alle imprese del territorio e a sostenere il tessuto economico, sociale e culturale con progetti e risorse concrete. Ciò che raccogliamo infatti va a finanziare esclusivamente le nostre comunità e gli utili del nostro lavoro sono reinvestiti esclusivamente nel nostro territorio di competenza.”

A rappresentare Federcasse è intervenuto il Presidente Augusto Dell’Erba.

La nostra Federazione – conclude il Presidente- rimane un presidio territoriale importante: un luogo istituzionale di confronto, di dialogo, di scambio di esperienze tradizionali e innovative e di sviluppo di progettualità comuni sui temi dell’ambiente e della sostenibilità, dell’attenzione ai soci e alle comunità, nella redazione di progetti innovativi in ambito mutualistico e solidaristico. La nuova Federazione- conclude Piva- assorbe le buone pratiche delle BCC e dà loro una visione di sistema, ma è anche una cassa di risonanza armonica per il coordinamento di percorsi di innovazione, di ricerca e di relazione con l’esterno anche in un rapporto di collaborazione con la Federazione del Nordest e il Credito Cooperativo del Friuli Venezia Giulia per la promozione della cultura bancaria e cooperativa”.​

Canova e il Dolore | La Bellezza salverà il mondo

A duecento anni dalla morte di Antonio Canova fioriscono gli appuntamenti espositivi all’interno del percorso “Anniversari Canoviani”.
Anche Banca delle Terre Venete ha sostenuto un progetto espositivo di altissimo pregio artistico e culturale, che ha coinvolto Istituzioni pubbliche e sponsor privati per celebrare il grande genio del Neoclassicismo: artista, ma anche fine diplomatico e uomo di straordinaria cultura.
La mostra, ideata da Vittorio Sgarbi e curata da Francesco Leone e Stefano Grandesso trova il suo apice nella ricomposizone per la prima volta dal loro smembramento dei due Monumenti Mellerio, voluti dal conte Giovanni Mellerio in memoria dello zio Giovanni Battista e della moglie Elisabetta. Il conte rimase colpito da un monumento funebre al quale Canova stava lavorando nel suo studio romano e gli commissionò le due stele funerarie, a cui Canova attese dal 1812 al 1814.
Le opere giunsero nella località di Gerno, in Lombardia, a Villa Gernetto nell’agosto del 1814, per essere collocate in una cappella fatta costruire appositamente. L’arredo funerario della cappella della grande Villa Gernetto, ora di proprietà di Silvio Berlusconi, venne smantellato e smembrato negli anni ’70, fino al ritrovamento recente e alla ricomposizione ideale del monumento fatta da Sgarbi e dai curatori nella mostra di Possagno.

Orientamento al futuro sui banchi di scuola – Vi-Orienta 2021

Scegliere l’indirizzo di studio giusto. E’ tutta digitale l’edizione n. 3 di Vi-Orienta
E una nuova ricerca indica quali saranno le professioni del futuro a Vicenza e in Veneto

Una corsa lunga due mesi fatta di tante tappe di avvicinamento con informazioni, testimonianze, riflessioni e consigli su come scegliere la scuola giusta, quella che proietterà i giovani di Vicenza e provincia verso il futuro della loro vita e della loro professione.
E’ tutta digitale anche quest’anno, in tempo di pandemia, la terza edizione di Vi-Orienta, la kermesse per l’orientamento dei giovani e delle famiglie, nata da una felice intuizione del Giornale di Vicenza, con il sostegno di tante realtà associative imprenditoriali e produttive del territorio.
Presenti e propositive le Banche di Credito Cooperativo della Provincia di Vicenza.

Le nostre interviste a:
Luca Ancetti, Direttore Il Giornale di Vicenza
Luca Romano, ricercatore, Direttore scientifico Local Area Network
Alessandro Bordignon, Commissione Education di Confindustria Vicenza
Nerio Dalla Vecchia, Vicepresidente di Confartigianato Vicenza
Elena Donazzan, Assessore all’Istruzione, formazione, lavoro e pari opportunità della Regione del Veneto

Ai collegamenti in diretta hanno partecipato:

Gianfranco Sasso, Presidente Banca delle Terre Venete
Arianna Lorenzetto, Comunicazione BCC Vicentino- Pojana Maggore
Gaetano Marangoni, Presidente di Banca del Veneto Centrale
Giovanni Iselle, Vicedirettore BVR Banca- Banche Venete Riunite
Leopoldo Pilati, Direttore BCC Verona e Vicenza

L’impresa vincente del futuro sarà sostenibile?

La #sostenibilità è il tema più impellente e attuale per legislatori, banche, consumatori e, quindi, #imprese.
Se il cambiamento riguarderà anche i mercati, è naturale pensare che le #aziende debbano riposizionarsi, ripensare modelli di #business, #governance.
L’evento al #Mart di Rovereto, organizzato da BCC Verona e Vicenza, ha fornito spunti concreti e approfondimenti su come si possa affrontare uno sviluppo sostenibile.
E Le #Banche che ruolo avranno?
E’ prevedibile che un ruolo centrale ci sarà per quelle che avranno legami veri con il territorio, ovvero le #BCC.
Servizio di Federica Morello

Le nostre interviste a
Flavio Piva, presidente di BCC Verona e Vicenza
Ericka Costa, Università di Trento, Dipartimento Economia e Management
Fausto Manzana, presidente di GPI spa e di Confindustria Trento
Giorgio Franceschi, vicepresidente ed AD di ISA (Istituto Atesino di Sviluppo)
Antonello Briosi, presidente di Metalsistem spa
Valentino Trainotti, vicedirettore vicario Banca di Verona e Vicenza

Giovani in primo piano |Sfide della New Generation in ottica BCC

E’ una sfida importante quella che si sta combattendo sul fronte dei valori. Responsabilità, scelte finanziarie orientate ad un senso etico e nuove sfide verso l’economia circolare e attenta a tutelare l’ambiente sono le nuove frontiere. Chi ha capito che il mondo dovrà girare in modo diverso sono le nuove generazioni: giovani e ragazzi che stanno sperimentando esperienze diverse dalla mera logica del mercato. Anche nel Credito Cooperativo. La domanda è: come poter essere veramente attrattivi per i giovani e creare il presupposti per una ripresa vera ma diversa dalle scelte passate? L’11° Forum dei Giovani Soci del Credito Cooperativo che si è tenuto quest’anno in presenza, a Bologna, a FICO Eataly World ha dato voce al tema “Next Generation Soci. Energie ri-costituenti”, per rilanciare dopo il primo decennio del Movimento Giovani del Credito Cooperativo nuove energie e un rafforzamento della Rete che lo compone. Il programma del Forum oltre ai consueti saluti istituzionali ha messo insieme l’ascolto di esperienze – l’atleta paralimpico Federico Bassani e la travel blogger Marika Ciaccia – e la proposta di sfide “formative” per i giovani soci fornite nella funzione del team building. Non solo. La Consulta dei Gruppi Giovani Soci ha varato il nuovo Regolamento della Rete dei gruppi GS. Obiettivi, riflessioni e sfide per il futuro, viste dai giovani. Siamo andati al Forum per capire quali saranno le frontiere della nuova partecipazione.