Continuando il percorso iniziato trent’anni fa di riscoperta e di valorizzazione di storia, arte e cultura dei territori in cui opera, BCC Veneta pubblica nel 2024 un nuovo volume, strenna natalizia per i soci, che contiene un a raccolta di saggi e immagini dedicata al Veneto.
“Luoghi e memorie del Veneto- dal Garda all’Adriatico” comprende i saggi di Claudio Grandis e i ritratti dei paesi di Francesco Jori. La presentazione è curata da Mauro Varotto, professore ordinario di Geografia dell’Università degli Studi di Padova, mentre l’apparato iconografico è di Matteo Danesin. Il coordinamento editoriale è stato affidato a Toni Grossi.
La presentazione del progetto è stata declinata in 4 eventi in province e territori diversi: il 3 dicembre a Este, il 4 dicembre a Chioggia, il 5 dicembre a Bassano del Grappa e l’11 dicembre a Valeggio sul Mincio.
La mission di BCC Veneta nella riscoperta dei borghi e dei luoghi della storia
“È in questo ambito che, mutuando quel percorso iniziato oltre vent’anni anni fa di riscoperta e valorizzazione della storia, dell’arte e della cultura dei territori in cui operiamo mediante la pubblicazione di volumi esclusivi- svela il Presidente di BCC Veneta, Flavio Piva- proponiamo quest’anno alle socie e ai soci di Bcc Veneta e alle nostre comunità una raccolta inedita di saggi e immagini dedicata alla nostra Regione”. Il Veneto – continua Piva- è il vero protagonista di questo libro, dove abbiamo evitato con scrupolo la tentazione di una visione turistica. Lo sforzo è stato piuttosto quello di cogliere le originalità di questa terra, nella quale campanili, borghi, e paesi poi diventati città hanno avuto genesi e crescita riferibili a contesti e motivazioni diversi. Sullo sfondo il territorio e le sue caratterizzazioni più marcate: le montagne, gli altopiani, le colline, i corsi d’acqua, il lago, i mari e le lagune”.
I venti luoghi scelti per la loro emblematicità hanno dimensioni e narrazioni diverse. Da quelli più consistenti e sviluppati, come Bassano del Grappa, Chioggia, Legnago e Thiene, a quelli di dimensioni più ridotte ma ugualmente ricchi nella storia, come San Giorgio di Valpolicella, Montegalda, Arquà Petrarca e Breganze, ad altri fortemente connotati nell’assetto urbanistico che rimanda a tempi lontani e a remoti fortilizi, come Marostica, Soave, Cittadella, Este e Montagnana.
Vi sono anche veri e propri omaggi alla bellezza, da Valeggio sul Mincio e il Borghetto, a Malcesine e il lago, a Dolo e le sue ville, all’isola di Pellestrina e Lio Piccolo, inni alla natura lagunare, Battaglia, il canale e le terme, Asiago e il suo Altopiano. Tutti connotati da un’evoluzione economica e sociale, che recentemente ha assunto differenziazioni talora marcate.