E’ un messaggio di fiducia e di rilancio quello pronunciato da Antonio Zamberlan, Presidente di BCC Pordenonese e Monsile all’inaugurazione della filiale di Maniago. Il Credito Cooperativo presidia e allarga i suoi orizzonti di sviluppo nelle comunità locali e in controtendenza rispetto a quanto accade oggi ha valutato di poter costruire un rapporto nuovo di fiducia e di sostegno alla comunità di Maniago con il valore aggiunto strategico dello spirito cooperativistico e imprenditoriale. La filiale era stata presentata alla cittadinanza in anteprima durante la 18^ edizione di Coltello in Festa, nei nuovi locali della banca in via Umberto I, al civico 8. Alla cerimonia di inaugurazione ieri sera erano presenti i vertici del Consiglio di amministrazione della Banca, i dipendenti che lavoreranno nella nuova filiale, rappresentanti istituzionali e dell’associazionismo locale. “BCC Pordenonese e Monsile è in fase di espansione, il territorio e le comunità ci dimostrano fiducia con volumi amministrati che per noi crescono di pari passo con i servizi che eroghiamo” precisa il Presidente. “Il nuovo sportello bancario è un presidio importante per la nostra comunità- ha detto inoltre il Sin-daco di Maniago, Umberto Scarabello. La BCC sarà sicuramente di aiuto e di sostegno al territorio e alle aziende che qui operano in un tessuto economico vivace, dinamico e interessante che vi acco-glierà positivamente- pronostica il Sindaco. L’Amministrazione è molto soddisfatta per questa nuo-va opportunità, che sarà di stimolo e di supporto alla città”. Con i suoi 58 sportelli, equamente distribuiti tra Veneto, nelle province di Venezia e Treviso, e Friuli-Venezia Giulia, nelle province di Pordenone e Udine, Bcc Pordenonese e Monsile serve una base sociale tra le più numerose del gruppo e in assoluto ed è tra l’altro la prima BCC del Nordest per numero di soci. “Le comunità stesse – commenta il Direttore generale Gianfranco Pilosio- ci percepiscono come partner spesso insostituibile nelle attività non solo produttive, ma anche sociali, culturali e del volontariato. Negli ultimi tre anni la BCC ha infatti devoluto oltre 3 milioni di euro a sostegno di iniziative di beneficenza e di sponsorizzazione”.
Stanziato un plafond di 15 milioni di euro per le imprese
Il finanziamento è pari al differenziale tra il costo dell’ultima bolletta 2021 e la corrispondente del 2022 moltiplicato per 12.
Un plafond di finanziamenti a sostegno degli imprenditori del territorio per contrastare l’aumento vertiginoso delle bollette energetiche. E’ questa la risposta di BCC Verona e Vicenza alla preoccupazione legata ai costi dell’energia per l’impresa.
“Lo scenario nazionale e internazionale che abbiamo davanti ci ha suggerito di intervenire – conferma il Direttore generale di BCC Verona e Vicenza, Leopoldo Pilati. Abbiamo valutato, dati alla mano, l’impatto che avrà la crescita dei prezzi nel settore delle energie, del gas e delle materie prime e ci siamo chiesti come poter dare un segnale forte di presenza sul territorio, dal momento che queste problematiche avranno senza dubbio un forte impatto sul conto economico nei prossimi bilanci delle aziende. Il Consiglio di amministrazione della banca – spiega Pilati- ha quindi convenuto di stanziare un plafond di 15 milioni di euro a condizioni particolarmente vantaggiose”.
La forma tecnica è quella di un’operazione chirografaria- spiega la struttura di BCC Verona e Vicenza.
L’importo del finanziamento per le aziende che faranno richiesta di questo supporto è calcolato sul differenziale fra l’ultima utenza energetica 2022 e la corrispondente utenza del 2021 moltiplicato per 12. L’importo massimo concedibile è di 75 mila euro per la durata di 36 mesi.
Le condizioni per l’utilizzo del plafond sono molto vantaggiose, con riguardo soprattutto ai soci. La Banca utilizza la garanzia statale fornita da Medio Credito Centrale.
“In ogni caso le nostre filiali presenti nel territorio di competenza sono a disposizione per tutte le informazioni utili ad usufruire di questa opportunità- spiega Pilati. Proprio in quest’ottica di servizio al territorio stiamo portando avanti un serie di attività e iniziative che possano dare linfa e vitalità alla capacità produttiva delle nostre imprese, salvaguardandole e sostenendole nella programmazione economica e lasciando loro la facoltà di poter immaginare nel prossimo futuro gli investimenti necessari e già in cantiere”.
BCC Verona e Vicenza vara un nuovo piano di aiuti per gli imprenditori per contrastare il caro bollette energetiche
Stanziato un plafond di 15 milioni di euro per le imprese
Il finanziamento è pari al differenziale tra il costo dell’ultima bolletta 2021 e la corrispondente del 2022 moltiplicato per 12.
Un plafond di finanziamenti a sostegno degli imprenditori del territorio per contrastare l’aumento vertiginoso delle bollette energetiche. E’ questa la risposta di BCC Verona e Vicenza alla preoccupazione legata ai costi dell’energia per l’impresa.
“Lo scenario nazionale e internazionale che abbiamo davanti ci ha suggerito di intervenire – conferma il Direttore generale di BCC Verona e Vicenza, Leopoldo Pilati. Abbiamo valutato, dati alla mano, l’impatto che avrà la crescita dei prezzi nel settore delle energie, del gas e delle materie prime e ci siamo chiesti come poter dare un segnale forte di presenza sul territorio, dal momento che queste problematiche avranno senza dubbio un forte impatto sul conto economico nei prossimi bilanci delle aziende. Il Consiglio di amministrazione della banca – spiega Pilati- ha quindi convenuto di stanziare un plafond di 15 milioni di euro a condizioni particolarmente vantaggiose”.
La forma tecnica è quella di un’operazione chirografaria- spiega la struttura di BCC Verona e Vicenza.
L’importo del finanziamento per le aziende che faranno richiesta di questo supporto è calcolato sul differenziale fra l’ultima utenza energetica 2022 e la corrispondente utenza del 2021 moltiplicato per 12. L’importo massimo concedibile è di 75 mila euro per la durata di 36 mesi.
Le condizioni per l’utilizzo del plafond sono molto vantaggiose, con riguardo soprattutto ai soci. La Banca utilizza la garanzia statale fornita da Medio Credito Centrale.
“In ogni caso le nostre filiali presenti nel territorio di competenza sono a disposizione per tutte le informazioni utili ad usufruire di questa opportunità- spiega Pilati. Proprio in quest’ottica di servizio al territorio stiamo portando avanti un serie di attività e iniziative che possano dare linfa e vitalità alla capacità produttiva delle nostre imprese, salvaguardandole e sostenendole nella programmazione economica e lasciando loro la facoltà di poter immaginare nel prossimo futuro gli investimenti necessari e già in cantiere”.
Presentato il secondo rapporto sulla situazione di Friuli Venezia Giulia e Veneto lunedì 5 dicembre 2022 a Palazzo Giacomelli (Treviso).
Si è tenuta oggi a Treviso a Palazzo Giacomelli, sede di Assindustria VenetoCentro, la presentazione del nuovo rapporto “MutaMenti 2022. Friuli-Venezia Giulia e Veneto: la sindrome del piano inclinato”, a cura di Daniele Marini, ideato e voluto da BCC Pordenonese e Monsile con il contributo del Fondo Sviluppo per la Cooperazione del Friuli-Venezia Giulia.
L’evento e i protagonisti
Nel corso dell’evento sono stati ripercorsi i temi principali del rapporto: la formazione del capitale umano, la struttura demografica, il mercato del lavoro e l’andamento del sistema produttivo del territorio del Friuli-Venezia Giulia e del Veneto.
La presentazione della ricerca, dopo l’intervento introduttivo di Antonio Zamberlan, Presidente di BCC Pordenonese e Monsile, ha visto l’intervento di Monica Cominato (Provincia di Vicenza), Chiara Gargiulo (Università di Padova), Maurizio Rasera (Veneto Lavoro), Gianluca Toschi (Università di Padova). Alla tavola rotonda di approfondimento moderata da Anna De Roberto hanno partecipato Daniele Castagnaviz, Presidente di Confcooperative Friuli Venezia Giulia, Cristina Compagno (Università di Udine), Leopoldo Destro, Presidente Assindustria VenetoCentro e Flavio Piva, Presidente della Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo.
Il rapporto
Il rapporto, quest’anno alla sua seconda edizione, vuole essere uno strumento di conoscenza e di analisi utile a tutti coloro che il territorio lo vivono in ogni suo aspetto. Al centro del rapporto l’instabilità, che sempre più pervade ogni aspetto della nostra realtà facendo aumentare il numero e la frequenza dei fenomeni di discontinuità, rendendo così incerte le possibilità di fare previsioni, progetti e investimento sul futuro. In un certo senso, come si legge nel rapporto, l’instabilità sta diventando sempre più stabile.
“La sindrome del piano inclinato prende in considerazione diverse variabili- spiega Daniele Marini, curatore dello studio. Innanzitutto il tema dello spopolamento del territorio e del calo demografico, al netto dei fenomeni migratori. E poi il sistema economico, che non sta facendo sistema. Se non si fa rete si fatica a conquistare la proiezione sui mercati esteri, perdendo posizioni. Sono lontani i tempi della locomotiva del Nordest- aggiunge Marini.
Oggi il tema della digitalizzazione deve essere al centro per la cosiddetta nuova impresa 4.0. Il cambio di paradigma è essenziale”.
Il confronto con il resto d’Europa: un aggiornamento
Nel contributo al Rapporto 2021 si ricordava che Veneto e Friuli-Venezia Giulia sono due delle regioni che componevano quella che negli anni ottanta e novanta veniva definita la “locomotiva dell’economia italiana”, ma anche che la locomotiva ha rallentato la sua corsa già a partire dagli anni novanta, perdendo via via terreno rispetto ad altre aree con tessuto produttivo simile.
“Le serie storiche presentate lo scorso anno vengono aggiornate- spiega Marini. Per le regioni si aggiunge il dato del 2020, l’anno dell’esplosione della pandemia. Considerando il fatto che l’Italia, e in particolare quella settentrionale, è stata tra le aree maggiormente colpite era prevedibile aspettarsi un peggioramento del PIL pro-capite confrontato con le altre regioni europee. E in effetti il Veneto passa da 109 del 2019 a 105 nel 2020. Questo significa che se nel 2019 il PIL pro-capite era del 9% superiore rispetto a quello medio europeo, un anno dopo è ancora superiore, ma solamente del 5%- precisa Marini. Il Friuli-Venezia Giulia sostanzialmente conferma il dato dell’anno precedente, con l’indicatore che passa da 104 a 103. Va sottolineato come oramai le due regioni siano prossime ad allinearsi al valore medio europeo, quando nel 2000 partivano da valori superiori a quelli medi del 39% (Veneto) e del 32% (Friuli-Venezia Giulia)”.
Il ruolo attivo di BCC Pordenonese e Monsile
BCC Pordenonese e Monsile ha promosso per il secondo anno questa ricerca.
«Per noi un grande lavoro e un utile strumento – dichiara il Presidente di BCC Pordenonese e Monsile Antonio Zamberlan – che la nostra BCC ha voluto fornire per continuare a conoscere più a fondo le due regioni e il loro costante sviluppo e mutamento. Questo cambiamento, che oggi avviene in maniera differente rispetto ad altre regioni italiane ed europee, porta con sé importanti sfide e previsioni per il futuro sempre più inattese. In questo scenario, quindi, un’attenta e profonda analisi socio-economica può aiutarci nelle scelte che saremo chiamati a fare».
Evoluzione del mondo del lavoro. Analisi di Confcooperative Friuli-Venezia Giulia
“C’è stata negli ultimi anni una evoluzione del mondo del lavoro, con i giovani che hanno cambiato paradigma- spiega Daniele Castagnaviz, Presidente di Confcooperative Friuli- Venezia Giulia. Sono loro a scegliere l’azienda in cui lavorare e non più solo l’impresa a scegliere i giovani. La cultura sta cambiando. Da questo rapporto – commenta Castagnaviz- emerge il fatto che sia necessario per tutti gli attori socio-economici del territorio dotarsi di scarponi da montagna per fronteggiare un piano inclinato ripido e insidioso: strumenti e approcci indispensabili per affrontare le problematiche di questo periodo e superarle”.
L’Associazione con scopo mutualistico espressione di BCC Patavina opererà nel territorio padovano e veneziano, ovvero nei Comuni presidiati dagli sportelli della BCC.Oggi la presentazione nella Sala Consiliare del Comune di Chioggia alla presenza del Sindaco Mauro Armelao e del Vicario generale del Vescovo, Monsignor Francesco Zen.
Uno strumento di crescita e di sostegno al territorio. Questo il messaggio che BCC Patavina lancia alla propria base sociale e alla clientela, creando ex novo un’associazione no-profit, Ente del terzo settore, che opererà nell’ambito del welfare allargato, al servizio del territorio.
Nasce su iniziativa di BCC Patavina (che ne è Socio Sostenitore) in linea con quanto previsto dall’articolo 2 dello statuto della BCC e con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo. Nel modello Comipa, cui Patavina con Te aderisce, le Mutue sono Enti di tipo associativo con natura assistenziale e personalità giuridica, basate sul mutuo soccorso.
Alla presentazione avvenuta nella Sala Consiliare del Comune di Chioggia sono intervenuti Mauro Armelao, Sindaco di Chioggia, Mirko Trovato, Vicepresidente di Banca Patavina, Daniela Galante, Presidente di Patavina con Te ETS e il Vicario generale del Vescovo, Monsignor Francesco Zen, che hanno evidenziato l’importanza di questa nuova iniziativa per il territorio e hanno rilanciato la volontà di fare rete e sinergia per il bene della comunità, soprattutto delle famiglie, dei giovani, ma anche delle persone fragili che vanno sostenute e aiutate.
Presenti tutti gli amministratori della Mutua e molti rappresentanti delle associazioni di categoria di Chioggia.
Perché nasce Patavina con Te ETS
“Il Credito Cooperativo sta vivendo una fase di profondo cambiamento- annuncia il Presidente di BCC Patavina, Leonardo Toson. L’avvio operativo dei Gruppi Bancari Cooperativi vede tutti gli attori del sistema impegnati nella realizzazione di una realtà innovativa nel panorama bancario nazionale, chiamata a confrontarsi e a competere sul mercato. Tuttavia in questo contesto e in un clima di crescente incertezza e di preoccupazione generale – continua Toson- emerge con chiarezza la necessità di orientare le scelte strategiche locali nella direzione di un ritorno alle radici della cooperazione. Per questo motivo abbiamo pensato come Banca che fosse importante dare un segnale e investire su progetti concreti di aiuto e di sostegno al nostro tessuto sociale, culturale ed economico, mettendo in pratica i nostri principi statutari in ottica moderna, interpretando bisogni e richieste dalle comunità. Il tutto- continua il Presidente della BCC- garantendo il coordinamento con gli indirizzi strategici della banca e valorizzando le relazioni con i soggetti economici locali, con i soci e con i clienti”.
Da chi è fondata e nell’ambito di quale progetto opera Patavina con te ETS
“È fondata da BCC Patavina che è il Socio Sostenitore, alla quale si sono affiancati 34 soci fondatori- spiega Daniela Galante, Presidente di Patavina con Te. Ha un proprio Consiglio di Amministrazione e si avvale di una struttura operativa che opera in stretta collaborazione con BCC Patavina: una macchina organizzata e ben collaudata, che in questo periodo ha messo in atto un articolato piano di formazione interna per assicurare fin da subito piena operatività all’utenza”.
In quali ambiti opera la Mutua
Patavina Con Te ETS opera a favore degli associati con una specifica attenzione al settore sociale, educativo, ricreativo e sanitario, per promuovere e gestire un sistema mutualistico integrativo e complementare al servizio sanitario nazionale. Possono diventare soci di Patavina con Te ETS i soci e i clienti di BCC Patavina.
Perché diventare soci
“Perché diventare soci?- rilancia la Presidente. Ai soci di Patavina con Te ETS sono riservati molti vantaggi.
Innanzitutto si usufruisce di una serie di sconti presso le strutture convenzionate; ma si possono ottenere rimborsi sulle prestazioni mediche e di analisi effettuate presso le strutture convenzionate. Inoltre la Mutua consente di partecipare a campagne di prevenzione periodiche.
E’ offerta ampia assistenza in campo sanitario, con la possibilità di scegliere all’interno della rete delle strutture sanitarie convenzionate, con un numero verde dedicato all’assistenza. E inoltre- continua Galante- si partecipa ad iniziative, eventi ricreativi e gite organizzate dalla Mutua, si ricevono sussidi per la nascita dei figli e per l’iscrizione ad asili e scuole. Ai soci viene rilasciata la Carta MutuaSalus, ovvero una tessera telematica nominativa personale che permette al titolare e ai suoi familiari (figli minori di 18 anni) iscritti di usufruire di prestazioni e servizi sociosanitari in tutti i punti convenzionati in Italia con Comipa. E in più si dispone di un portale dedicato (www.patavinaconte.it) per poter ottenere online i benefici. Oltre a rimborsi e sussidi i soci di Patavina con Te possono usufruire di sconti e convenzioni vantaggiose per tutta una serie di attività sul territorio e nell’acquisto di beni e servizi.
Particolare attenzione – conclude la Presidente- è dedicata alle famiglie e ai soci giovani under 30. A questi ultimi in particolare abbiamo riservato sussidi universitari, ma anche per attività sportiva e culturale. Non dimentichiamo le opportunità che riguardano eventi di formazione, eventi musicali e viaggi in Italia e all’estero”.
Come diventare Soci
Si versa una piccola quota associativa una tantum e la quota annuale di adesione. Sarà necessario rivolgersi al proprio gestore di BCC Patavina o in alternativa si accede direttamente alla sezione dedicata del sito internet (www.patavinaconte.it).
Vantaggi per gli operatori che si convenzionano e che concedono sconti e facilitazioni ai soci di Patavina con Te ETS
“Ci sono vantaggi commerciali e di visibilità anche per gli operatori locali che entreranno a far parte di questa rete- spiega la Presidente Daniela Galante. L’operatore attraverso il convenzionamento con Patavina con Te garantirà al nostro socio uno sconto diretto apprezzabile, che noi offriamo dunque come beneficio oltre ai sussidi previsti dal regolamento. In questo modo l’operatore accede al network nazionale Comipa, con visibilità su tutti i siti delle Mutue aderenti. Il Socio della Mutua potrà quindi richiedere una prestazione ad un operatore anche al di fuori del suo territorio e della sua regione, ottenendo il rimborso previsto. L’opportunità è apprezzata soprattutto per chi viaggia, per chi è in vacanza o si trasferisce per brevi o lunghi periodi. Il servizio è garantito in tutto il territorio nazionale. Oltre alle convenzioni in essere- aggiunge Galante- stiamo riscontrando molto interesse dal territorio in relazione a nuovi convenzionamenti. La rete quindi è in procinto di espandersi e di portare a cascata benefici ai nostri associati e agli operatori: un circuito virtuoso, che grazie alla Banca e alla Mutua sarà volano anche per l’economia locale”.
Patavina con Te ETS, parte del network SPAZIO SALUTE BCC VENETO
Patavina con Te è parte di un network chiamato Spazio Salute BCC Veneto.
“Si tratta- spiega Piero Collauto- direttore generale della Federazione Veneta BCC- di un sistema di mutualità associativa, promosso dalla Federazione Veneta Banche di Credito Cooperativo in partnership con Comipa in ottica di coordinamento e di condivisione delle buone pratiche: un progetto che coinvolge tutte le 10 BCC Venete aderenti alla Federazione e che mette in rete le migliori esperienze organizzative e le migliori risposte a vantaggio delle comunità e dei territori”.
I Presidenti di Bcc di Verona e Vicenza e di Banca Patavina hanno sottoscritto una lettera d’intenti per dare avvio a un percorso aggregativo che, in caso di esito positivo degli approfondimenti richiesti, avrebbe efficacia a partire dal gennaio 2024.
Si tratta di un’operazione strategica tra due BCC – la prima con sede a Fara Vicentino (VI)-Verona Cadidavid e la seconda a Piove Sacco (PD) – sane sotto il profilo economico-reddituale e patrimonialmente solide, che costituiscono istituti di riferimento nel rispettivo territorio di insediamento, in un contesto economico-sociale tra i più dinamici del Paese.
L’operazione darebbe origine a una delle Banche di Credito Cooperativo di maggiori dimensioni, grazie ai 56 sportelli della BCC di Verona e Vicenza e ai 38 della Banca Patavina, in un territorio di competenza che non presenta sovrapposizioni e che si estende nelle province di Verona, Vicenza, Padova, Venezia, Treviso, Rovigo e nelle confinanti province di Trento e Mantova. La compagine sociale aggregata conterebbe oltre 29.000 soci tra privati e imprese.
Entrambe le BCC sono appartenenti al Gruppo BCC Iccrea, il quarto gruppo bancario in Italia per attivi, cui aderiscono 120 BCC presenti in oltre 1.700 comuni italiani con quasi 2.500 sportelli.
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